di Salvatore Patriarca, Redazione
Da cinque generazioni si occupa di commercio di cereali per l’alimentazione animale ed è tra le prime aziende produttrici in Italia di mangime: la Fratelli Borello Spa è tra i soci fondatori di Assalzoo, l’Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici. Di seguito l’intervista al Presidente Gioachino Borello.
Assalzoo compie 80 anni e la Fratelli Borello è l’unica azienda fondatrice ancora oggi attiva nell’associazione. Che significato ha per lei e per la sua famiglia?
È certamente motivo di grande soddisfazione la consapevolezza di aver portato avanti, con passione e impegno, un’attività iniziata cinque generazioni fa. Essere stati tra i soci fondatori dell’Assalzoo e, soprattutto, farne parte ancora oggi ci riempie di orgoglio. È un segno tangibile della continuità dei nostri valori e dell’importanza che attribuiamo al lavoro di squadra e alla rappresentanza di settore.
In tema di celebrazioni, vale la pena ricordare come la Fratelli Borello vanti ormai una storia lunga più di 170 anni. Che valore ha per voi il rapporto tra famiglia, impresa e territorio?
La nostra famiglia ha avviato il commercio di cereali per l’alimentazione animale a partire dalla seconda metà dell’Ottocento: essere poi annoverati tra i primi produttori di mangime in Italia è tanto motivo di orgoglio quanto di responsabilità. La passione è sempre stata il motore che ha spinto ogni generazione a continuare a evolvere e innovare. Credo fermamente che la mangimistica sia, tra i settori industriali, quello più intimamente legato al territorio, poiché vive e cresce grazie allo sviluppo della zootecnia locale. È un legame profondo, basato su fiducia, conoscenza e collaborazione con gli allevatori e le comunità agricole; fondamentale anello di congiunzione tra agricoltura e allevamento.
Rispetto alla vostra esperienza aziendale, quali sono stati i principali cambiamenti che hanno segnato questi 80 anni di attività mangimistica?
La mangimistica si è evoluta di pari passo con la zootecnia. Negli anni si sono affinate le competenze nella formulazione e nella valorizzazione nutrizionale delle materie prime. Il mangimista ha assunto un ruolo sempre più tecnico, diventando spesso anche allevatore, contribuendo così al processo di industrializzazione dell’allevamento. Inoltre, l’evoluzione normativa – prima nazionale e poi comunitaria – ha trasformato profondamente il settore, rendendolo oggi molto vicino, per requisiti e standard qualitativi, a quello alimentare umano.
Che ruolo ha avuto Assalzoo per la crescita e il riconoscimento del settore dell’alimentazione animale?
L’associazionismo è fondamentale per garantire rappresentanza e tutela in ogni ambito produttivo, ma assume un’importanza ancor maggiore nel nostro settore, dove il dialogo con le istituzioni nazionali ed europee è continuo. Assalzoo ha avuto un ruolo decisivo nel promuovere la cultura della qualità, della sicurezza e dell’innovazione nella mangimistica, contribuendo a consolidare l’identità e la credibilità dell’intero comparto.
Guardando al futuro, cosa augura alla sua azienda, alla mangimistica italiana e ad Assalzoo?
La zootecnia, e con essa la mangimistica, in Italia e in Europa non vive una fase espansiva. Tuttavia, credo che l’ottimismo sia doveroso. Le nuove generazioni sapranno affrontare le sfide attraverso l’innovazione, la digitalizzazione e, probabilmente, grazie anche all’intelligenza artificiale, potranno ottimizzare i processi produttivi e gestionali. È fondamentale però che, anche grazie all’azione condivisa e coerente di Assalzoo, si rafforzi la comunicazione verso il consumatore, per raccontare con chiarezza quanto il nostro lavoro sia essenziale nel garantire qualità, sicurezza e sostenibilità agli alimenti di origine animale.