L’approvvigionamento proteico è un aspetto fondamentale dell’alimentazione animale nell’Unione Europea. Secondo un’analisi di FEFAC (la Federazione Europea dei Fabbricanti di Alimenti Composti, la più grande organizzazione europea del settore mangimistico), la composizione delle fonti proteiche utilizzate nei mangimi è variegata, con un ruolo di primo piano per la farina di soia.
Nel dettaglio, la farina di soia rappresenta la principale fonte proteica per l’alimentazione animale nell’UE, contribuendo per il 28% all’apporto proteico totale. Cereali come il frumento e il mais sono altrettanto importanti, con una quota dell’11% ciascuno. Altre fonti proteiche includono farina di colza (11%), altre farine di semi oleosi (9%), co-prodotti (10%) e girasole (6%). Le fonti proteiche differiscono significativamente per concentrazione proteica: le proteine di patata e la farina di pesce presentano le concentrazioni più elevate (oltre il 65%), ma il loro utilizzo è limitato mentre, al contrario, le farine di semi oleosi, con concentrazioni proteiche variabili tra il 16% e il 45,5%, sono ampiamente utilizzate per il loro buon profilo aminoacidico.
L’UE dipende fortemente dalle importazioni per le fonti proteiche ad alto contenuto (30-50% di proteine), in particolare dai co-prodotti (62%) provenienti da paesi terzi. La farina di soia rappresenta la principale proteina importata (97%), mentre la farina di colza ha una dipendenza dalle importazioni relativamente bassa (25%) grazie alle politiche UE sui biocarburanti. Negli ultimi anni, l’UE ha aumentato la produzione interna di proteine vegetali, con un incremento significativo nella produzione di soia. Tuttavia, la soia importata rimane cruciale per soddisfare il fabbisogno del settore zootecnico europeo, a causa del suo profilo aminoacidico ottimale per la formulazione dei mangimi.
In conclusione, l’approvvigionamento proteico nell’UE è un sistema complesso che combina produzione interna e importazioni. La soia svolge un ruolo centrale, ma la diversificazione delle fonti proteiche è essenziale per garantire la sostenibilità e la competitività del settore mangimistico europeo.