La Federazione Europea dei Produttori di Mangimi (FEFAC) ha tenuto la sua 69ª Riunione Pubblica Annuale nella capitale italiana, un evento cruciale che ha focalizzato l’attenzione sulla nuova visione dell’Unione Europea per un’economia zootecnica più competitiva e sostenibile. Al centro dei dibattiti, anche le opportunità e le sfide del commercio transatlantico di mangimi e cereali “verdi”.
L’incontro, come riporta l’organizzazione in una nota ufficiale, ha offerto una piattaforma per discussioni approfondite, caratterizzate da discorsi programmatici e tavole rotonde che hanno toccato argomenti di grande rilevanza per l’intero settore. Tra i temi centrali, l’interconnessione intrinseca tra l’allevamento e il comparto dei mangimi, sottolineando come il successo dell’uno sia indissolubilmente legato alla solidità dell’altro. È stata inoltre evidenziata l’importanza cruciale del sostegno finanziario per il settore agricolo, riconosciuto come pilastro per la sua stabilità e il suo sviluppo futuro.
Un’attenzione particolare è stata dedicata agli impatti delle dinamiche geopolitiche globali e all’introduzione della nuova Regolamentazione UE sulla Deforestazione (EUDR) sul commercio di mangimi e cereali. I partecipanti hanno analizzato il ruolo proattivo che il settore dei mangimi è chiamato a svolgere nel supportare gli obiettivi di competitività, resilienza e sostenibilità del comparto zootecnico. Le discussioni non hanno eluso le sfide più immediate, tra cui gli ostacoli nella catena di approvvigionamento della soia e le complessità legate all’implementazione dell’EUDR, temi che richiedono soluzioni collaborative e innovative.
L’incontro annuale della FEFAC ha rafforzato l’impegno collettivo a navigare un panorama sempre più complesso, dove le esigenze economiche si fondono con quelle ambientali e sociali. Le riflessioni emerse a Roma forniranno una base solida per orientare le future strategie del settore, mirando a un equilibrio virtuoso tra produttività e rispetto delle risorse, essenziale per garantire un futuro prospero e responsabile all’allevamento europeo.