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Import-export, gennaio-febbraio 2025

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di Giulio Gavino Usai, Responsabile Economico Assalzoo

Cereali

Rispetto al primo bimestre 2024, risultano in aumento le importazioni di cereali, +9,2% e +14,2% in valore. Con particolare riferimento al mais, si evidenzia un incremento del 10,8% circa dei volumi importati che si attestano a 1,3 milioni di tonnellate, cui corrisponde un maggiore incremento sul fronte dei valori (+20,7% a 301milioni di euro circa).

Semi oleosi

Nel primo trimestre dell’anno in corso, si riducono su base tendenziale le importazioni di semi oleosi (-20,3% in volume e -23,8% in valore). In particolare, l’import di soia – principale voce del comparto – è diminuito del 20% in volume scendendo a 319 mila tonnellate nel bimestre in esame, per un valore di circa 135 milioni di euro (-33%).

Farine proteiche vegetali

Crescono le importazioni di farine proteiche (+21,4% in volume e +1,3% in valore).Le farine di soia – che rappresentano nel bimestre in considerazione il 67% dei volumi importati dell’intero comparto – hanno evidenziato un incremento delle richieste all’estero (+45% in volume e +14% in valore), mentre si sono ridotte le importazioni di farine di girasole (-21% in volume e -31% in valore). 

Mangimi composti

Sono diminuite le esportazioni di mangimi composti; nel primo bimestre 2025 gli invii oltre confine sono scesi a 120 mila tonnellate (-5,13% su gen.-feb. 2024) per un valore di poco superiore a 189 milioni di euro (-1,8%). In particolare, per i mangimi per animali da allevamento si osserva una contrazione in volume (-9,2%) e un incremento in valore (+3,5%); l’export di mangimi per cani e gatti si riduce sia in volume (-1%) sia in valore (-5%). 

Animali vivi e carni

In riferimento al comparto zootecnico, le importazioni di bovini vivi mostrano una riduzione del 4,2% del numero di capi mentre si rivalutano di oltre il 17% in valore. Per le carni fresche l’osservazione nel bimestre in esame è per un incremento delle importazioni per entrambe le variabili.  Riguardo il settore suinicolo, si è evidenziata una riduzione del numero di capi importati mentre l’import di carni suine risulta stabile in volume e in flessione in valore.   

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