Home Attualità Agricoltura, caldo e siccità sulle colture estive nel Sud-Est Europa

Agricoltura, caldo e siccità sulle colture estive nel Sud-Est Europa

36
0

Caldo intenso e deficit di piogge hanno compromesso il potenziale produttivo delle colture estive in Europa sud-orientale, con mais, girasole e soia in forte sofferenza in Romania, Bulgaria, Grecia, Ucraina meridionale e Turchia; stress termico e idrico riducono le attese di resa anche in Ungheria e Croazia orientale. È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento del Centro comune di ricerca della Commissione europea (Joint Research Centre, JRC) pubblicato il 25 agosto 2025.

Il quadro è opposto in Europa occidentale e settentrionale, dove piogge adeguate e temperature moderate (pur con episodi di ondate di calore) hanno sostenuto lo sviluppo delle colture: in Spagna, Portogallo, Italia, Francia settentrionale, Benelux, Germania e Polonia le rese attese risultano in linea o superiori alla media quinquennale. Bene anche i prati e pascoli nel Nord Europa, indice di una disponibilità foraggera più confortevole per gli allevamenti.

Il ciclo delle colture autunno-vernine si è sostanzialmente chiuso, confermando un outlook positivo già indicato nei mesi precedenti; fanno eccezione i Paesi baltici, dove piogge eccessive hanno ostacolato la raccolta. Guardando avanti, le previsioni indicano condizioni più fresche e umide su Europa centrale e settentrionale, mentre Sud e Sud-Est resteranno esposti a caldo e siccità, con rischio di ulteriori danni irreversibili per le colture non irrigue.

Per le filiere agro-zootecniche, il report conferma una Europa a due velocità: da un lato, aree con rese resilienti e disponibilità di foraggi; dall’altro, bacini cerealicoli e oleaginosi in stress idrico dove la capacità irrigua e la gestione del suolo faranno la differenza su rese e qualità.