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Prezzi delle materie prime in ribasso ma resta l'incognita della instabilità dei mercati
Quest'anno la dipendenza cronica dell'Italia dall'importazione di materie prime vegetali per l'alimentazione degli animali non influenza in negativo l'andamento del settore mangimistico. La riduzione dei prezzi ha generato un effetto a cascata sui mangimi, garantendo una tenuta della produzione di cui ha beneficiato tutta la zootecnia e le produzioni di alimenti di origine animale - molti delle quali eccellenze del Made in Italy alimentare. In frenata i prezzi di soia, mais, grano tenero e di tutte le principali commodities che vengono normalmente impiegate nell'industria mangimistica. È quanto emerge dall'analisi dei dati presentati a Milano all'Assemblea di Assalzoo, l'Associazione italiana tra i produttori di alimenti zootecnici.
La riduzione dei prezzi della soia, -6,3%, e del mais, -16,6%, sono stati un toccasana in un momento di difficoltà generale, ma l'incognita instabilità dei mercati e la volatilità delle quotazioni resta una incognita che non può essere sottovalutata. Tuttavia le aspettative sulle produzioni a livello mondiale sono moderatamente ottimistiche e se l'andamento meteo climatico non riserverà sorprese, le oscillazioni sui mercati potrebbero attenuarsi.
“La dipendenza dall'importazione di materie prime – afferma Alberto Allodi, presidente di Assalzoo – e le oscillazioni dei prezzi sui mercati restano aspetti cruciali da seguire sempre con molta attenzione. Ma attenzione va riservata anche alla nostra dipendenza dall'estero di materie prime che si conferma superiore al 50% esponendo sempre di più il nostro Paese agli umori del mercato mondiale. In questo contesto una riflessione è necessaria anche agli sviluppi normativi a livello europeo: preoccupa infatti la proposta della Commissione europea che vorrebbe lasciare a ciascuno Stato la possibilità di vietare l’utilizzo di prodotti geneticamente modificati. Non è tollerabile che nell'Ue venga messo in discussione un principio cardine come quello del libero mercato, adottando norme che di fatto falserebbero la libera concorrenza e la libera circolazione delle merci”.
MATERIE PRIME
MEDIA 2013
MEDIA 2014
Var%
2014/13
Grano tenero
234,79
196,61
-16,3
Mais
216,99
180,94
-16,6
Farina di soia
481,56
451,25
-6,3
Farinaccio
193,56
159,61
-17,5
Crusca
170,29
136,17
-20,0
Germe di mais
253,62
210,51
-17,0
Farina glutinata
220,27
186,31
-15,4
Girasole
268,40
225,19
-16,1
Farina di erba medica
315,54
221,11
-29,9
Polpe di barbabietole
245,06
221,89
-9,5
Farina di pesce
1.565,44 1.543,58 -1,4
Oli vegetali
819,25
682,03
-16,7
Orzo
238,53
201,94
-15,3
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