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Aviaria, al via la campagna #NoBirdFlu

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Parte la campagna #NoBirdFlu con un pacchetto di strumenti pratici per rafforzare la biosicurezza negli allevamenti avicoli europei, in coincidenza con l’avvio della stagione migratoria e dell’aumento del rischio di focolai. L’iniziativa è stata messa a punto dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) in collaborazione con la Commissione europea.

L’obiettivo è semplice e cruciale: aiutare agricoltori, tecnici, veterinari e chiunque entri in azienda a prevenire l’ingresso e la diffusione del virus, proteggendo animali, persone, continuità produttiva e scambi commerciali. «L’avvio di #NoBirdFlu evidenzia come la preparazione di oggi possa prevenire le crisi di domani», ha dichiarato Nikolaus Kriz, direttore esecutivo dell’EFSA. «Con l’inverno alle porte ognuno deve fare la propria parte», ha aggiunto Claire Bury, direttrice generale aggiunta per la Sostenibilità alimentare della Commissione: semplici precauzioni quotidiane «possono fare la differenza nel limitare la diffusione».

Il kit, tradotto in tutte le lingue dell’UE, mette a disposizione materiali operativi e di comunicazione pensati per le realtà piccole e medie: infografiche con istruzioni su igiene, dispositivi di protezione e gestione degli spostamenti di persone, animali, attrezzi e visitatori; poster con promemoria delle azioni chiave da integrare nelle routine; contenuti pronti per i social per raggiungere rapidamente le comunità agricole e sensibilizzare il pubblico.

La tempistica non è casuale: i casi di influenza aviaria aumentano tipicamente nei mesi invernali, quando i volatili migratori si spostano e si concentrano in Europa. Il pacchetto nasce da un’azione congiunta EFSA-Commissione che punta a prevenire i focolai prima che si manifestino e a salvaguardare la resilienza del settore avicolo dell’UE.

Prossimi passi: su richiesta della Commissione, l’EFSA condurrà una ricerca sulla percezione del rischio tra agricoltori, veterinari e operai agricoli, così da calibrare future campagne. I risultati alimenteranno, nel 2026, un’iniziativa europea più ampia per rafforzare i piani di preparazione e ridurre il rischio di future pandemie.