Per anni, il rapporto tra consumo di carne rossa e salute è stato oggetto di intenso dibattito. Nuove ricerche stanno iniziando a delineare un quadro più sfumato, suggerendo che quantità moderate di carne rossa potrebbero avere un effetto protettivo contro il diabete di tipo 2. Un recente articolo pubblicato su “Meat the Facts” mette in luce uno studio che ha esaminato l’impatto globale del consumo di verdura, frutta e carne rossa sulla malattia.
La ricerca, basata su dati dello studio Global Burden of Disease (GBD) 2019 e integrando informazioni da FAO e OMS, ha rivelato che circa il 25,7% dei casi di diabete di tipo 2 a livello mondiale è collegato alla dieta: contrariamente a percezioni comuni, lo studio ha evidenziato che un consumo moderato di carne rossa è associato a un minor numero di nuovi casi di diabete. Un dato interessante suggerisce che anche un consumo più elevato potrebbe associarsi a meno nuovi casi. Tuttavia, la ricerca sottolinea che sia un apporto troppo basso che un apporto eccessivo di carne rossa aumentano il rischio di diabete.
Il “range protettivo” identificato si aggira intorno a 200 kcal/capita/giorno, corrispondenti a circa 100-120 grammi per persona al giorno. Si ritiene che un consumo moderato di carne rossa, in particolare tagli magri e ad alto contenuto proteico, contribuisca a mantenere un normale metabolismo del glucosio e possa abbassare i livelli di zucchero nel sangue, insulina e trigliceridi dopo i pasti. Al contrario, un consumo eccessivo di carne ricca di grassi saturi può compromettere le cellule che producono insulina e ridurre la sensibilità all’insulina.
Questo studio evidenzia l’importanza di una dieta sana, equilibrata e completa, abbinata a regolare attività fisica, come elementi chiave per ridurre il carico del diabete. Suggerisce l’esistenza di una “finestra protettiva” per il consumo moderato di carne rossa, invitando a una visione più complessa che va oltre le semplici demonizzazioni o esaltazioni di singoli alimenti. Anche un apporto insufficiente di carne rossa potrebbe comportare dei rischi, rimarcando la necessità di un equilibrio nutrizionale.