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Cibo per la mente presenta il nuovo Manifesto per la ricerca: innovazione chiave per agroalimentare sostenibile

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di Clara Fossato, portavoce di Cibo per la Mente*

L’innovazione è la chiave per il futuro sostenibile dell’agricoltura. Con questo messaggio lo scorso 16 luglio Cibo per la Mente ha presentato a Roma il nuovo “Manifesto per l’agricoltura innovativa e sostenibile”. Dopo la prima edizione del 2017, il nuovo documento arriva in un contesto radicalmente mutato. Crisi climatiche, pandemia, guerre, instabilità degli approvvigionamenti e richieste di sostenibilità sempre più stringenti da parte di istituzioni e consumatori impongono oggi una riflessione strutturale sul ruolo dell’agricoltura e sugli strumenti a sua disposizione. Il Manifesto intende affrontare questi grandi temi, proponendosi come punto di riferimento per il dialogo tra imprese, scienza e politica.

Il documento è stato redatto e sottoscritto da Assalzoo, ASSICA, Assitol, Associazione Piscicoltori Italiani, Assograssi, Assosementi, CIA-Agricoltori Italiani, Compag, Confagricoltura, Copagri, Federacma, Federchimica Agrofarma, Federchimica AISA, Federchimica Assobiotec, Federchimica Assofertilizzanti, Italmopa, Unaitalia e Uniceb. Queste 18 associazioni nazionali fanno parte di Cibo per la Mente e rappresentano in modo trasversale l’intera filiera agroalimentare italiana, confermando il valore strategico di un approccio unito e sistemico. Il nuovo Manifesto si articola in sei ambiti strategici e propone un’agenda di interventi per affrontare insieme le grandi sfide del nostro tempo. Come ha sottolineato il Senatore Bartolomeo Amidei, presidente dell’Intergruppo parlamentare “Made in Italy e Innovazione” e promotore dell’evento di presentazione, “il Manifesto di Cibo per la Mente deve essere un punto di partenza, uno sguardo verso il futuro che consenta alle istituzioni di comprendere e mettere in relazione i fattori strategici del Made in Italy agroalimentare, al fine di valorizzare il lavoro degli imprenditori e renderlo sostenibile nella sua dimensione culturale e socio-economica”.

Il primo punto riguarda l’importanza di investire in ricerca e innovazione lungo tutta la filiera, a partire da un chiaro sostegno alle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA). Questi strumenti permettono di sviluppare varietà vegetali più resistenti agli stress climatici e alle malattie, nell’ottica della sostenibilità ambientale e della sicurezza alimentare. Per questo motivo è quanto mai urgente definire un quadro normativo chiaro e incentivante sul tema. Accanto alle TEA, molte potenzialità derivano dalle tecnologie digitali e dall’intelligenza artificiale, che consentono di gestire le risorse in modo più efficiente. L’analisi dei dati, ad esempio, è già oggi fondamentale per prevenire fitopatie e ottimizzare la produzione. “In un tempo in cui la sicurezza degli approvvigionamenti è sempre più a rischio, dobbiamo puntare con coraggio su nuove tecnologie: dalle TEA all’agricoltura di precisione, dai droni ai satelliti, fino all’intelligenza artificiale”, ha osservato la Senatrice Maria Nocco. Un messaggio condiviso anche dal Senatore Giorgio Maria Bergesio: “Dobbiamo guardare al futuro investendo in ricerca e sviluppo lungo tutta la filiera, con l’obiettivo duplice di garantire la sostenibilità ambientale e la competitività delle nostre imprese, offrendo ai consumatori prodotti di altissima qualità”.

Secondo pilastro del Manifesto è la sostenibilità delle pratiche agricole, che richiede l’adozione diffusa dell’agricoltura di precisione e rigenerativa. Sensori, macchine autonome per la semina e sistemi integrati di irrigazione possono ridurre gli sprechi e migliorare la produttività, mentre le pratiche rigenerative – come la rotazione colturale e l’integrazione tra coltivazione e allevamento – permettono di ripristinare la salute del suolo favorendo la biodiversità. A questo si aggiunge l’uso di biostimolanti e agrofarmaci innovativi, che rispondono alla sfida del “fare di più con meno”. Anche la filiera dell’olio ha un grande potenziale, grazie a tecnologie come l’estrazione a freddo e metodi di analisi avanzati. “Porre l’innovazione al servizio del Made in Italy agroalimentare è un imperativo categorico e questo Manifesto è un documento utile per dare una direzione decisa allo sviluppo delle nuove tecnologie in agricoltura, nel solco delle sfide sulla sostenibilità ambientale e socio-economica del comparto”, ha dichiarato durante l’evento l’Onorevole Raffaele Nevi.

Il Manifesto dedica grande attenzione anche alla sicurezza degli approvvigionamenti, una questione resa ancora più urgente dagli shock climatici e geopolitici. Ridurre la dipendenza dalle importazioni è una priorità, così come aumentare le rese della produzione nazionale. In questo processo, la salute animale diventa un tassello essenziale, come sottolineato dall’approccio One Health che integra la salute degli animali, dell’uomo e dell’ambiente. La ricerca veterinaria può intervenire in modo preventivo sulle epidemie, rafforzando l’immunità degli allevamenti e contribuendo al benessere complessivo attraverso lo sviluppo di vaccini e soluzioni terapeutiche. “Il nuovo Manifesto di Cibo per la Mente abbraccia con forza il principio di One Health, un approccio globale che sottolinea l’interconnessione inscindibile tra salute umana, animale e ambientale”, ha riconosciuto anche il Senatore Stefano Patuanelli.

Economia circolare e sviluppo sostenibile rappresentano un altro asse portante del documento. Riutilizzo delle risorse e riduzione degli sprechi sono i capisaldi di un modello produttivo efficiente e rispettoso dell’ambiente, anche nell’ottica di progressiva decarbonizzazione. L’acquacoltura, ad esempio, può beneficiare di innovazioni tecnologiche che migliorano l’efficienza produttiva, riducono l’impatto ambientale e garantiscono il benessere animale. Lo stesso principio si applica a tutte le filiere: ridurre i rifiuti non significa solo abbattere i costi, ma anche creare valore in una logica che attribuisce ai prodotti un’utilità fino al termine del ciclo di vita e oltre.

Per promuovere un’agricoltura davvero moderna e sicura è poi fondamentale puntare su formazione e sicurezza sul lavoro. La sostituzione del parco macchine obsoleto e l’introduzione di mezzi più efficienti e sicuri devono procedere di pari passo con programmi formativi strutturati per operatori e imprenditori agricoli. La diffusione di buone pratiche e l’aggiornamento continuo sono indispensabili per coniugare produttività, tutela ambientale e salvaguardia della salute. “Il bisogno di accrescere le capacità professionali e la sicurezza degli agricoltori è molto sentito, e una riflessione in questo senso è sempre più necessaria”, ha puntualizzato il Senatore Andrea Martella.

Da ultimo, ma non per importanza, il Manifesto ribadisce la centralità delle comunità agricole come custodi del territorio e ambasciatori del Made in Italy nel mondo. Per rafforzare la competitività delle imprese e valorizzare le eccellenze italiane sui mercati globali, sono essenziali incentivi all’accesso al credito, alla formazione e alle innovazioni tecnologiche. A questo si accompagna la collaborazione internazionale tra agricoltori, scienziati e decisori politici, indispensabile per condividere su ampia scala le migliori pratiche e affrontare insieme le sfide dell’agricoltura sostenibile.

Con il suo nuovo Manifesto Cibo per la Mente riafferma che oggi l’innovazione è il vero asset strategico da condividere e diffondere, affinché diventi leva di competitività, sostenibilità e sicurezza degli approvvigionamenti. L’Italia ha un patrimonio unico di qualità, tradizione e cultura agroalimentare: valorizzarlo attraverso l’innovazione è la via maestra per garantire un futuro a tutta la filiera.

*iniziativa nata per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di investire in tecnologia e ricerca nel campo dell’agricoltura e dell’industria alimentare, per garantire attraverso la promozione dell’innovazione e della sostenibilità l’approvvigionamento alimentare, la creazione di posti di lavoro, la salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza alimentare.