Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Commissione Europea, il commercio agroalimentare dell’UE ha registrato una crescita nel 2025, mantenendo un saldo positivo della bilancia commerciale. L’export ha beneficiato di una domanda sostenuta per i prodotti europei di alta qualità, mentre le importazioni, pur in aumento, sono rimaste inferiori in valore rispetto alle esportazioni.
I principali driver dell’export europeo sono stati vino e bevande alcoliche, prodotti lattiero-caseari, preparazioni a base di cereali e carni trasformate, con mercati chiave in Nord America, Asia e Medio Oriente. La Commissione sottolinea che la diversificazione delle destinazioni e l’accesso a nuovi mercati hanno contribuito a rafforzare la resilienza dell’export UE, riducendo la dipendenza da singoli partner commerciali.
Sul fronte delle importazioni, l’aumento ha riguardato principalmente prodotti tropicali, mangimi proteici e frutta fresca, riflettendo sia la stagionalità sia la necessità di approvvigionamenti per l’industria alimentare e zootecnica europea.
Nonostante un contesto globale segnato da tensioni geopolitiche, volatilità dei prezzi e cambiamenti climatici, l’UE ha mantenuto la competitività del proprio settore agroalimentare, grazie anche agli standard di qualità e sicurezza riconosciuti a livello internazionale.
La Commissione evidenzia inoltre che gli accordi commerciali in vigore e in negoziazione continuano a offrire opportunità di crescita, ma avverte sull’importanza di monitorare l’evoluzione dei mercati e le possibili barriere non tariffarie che potrebbero frenare gli scambi.