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Il mercato dei mangimi nell’UE: un 2025 tra stabilità e sfide specifiche

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Secondo le recenti previsioni degli esperti di mercato della FEFAC, la più grande organizzazione del settore mangimistico in Europa, il settore della produzione di mangimi composti nell’Unione Europea si prospetta con una marcata stabilità per il 2025. Nonostante un contesto globale caratterizzato da crescenti incertezze di natura economica e geopolitica, oltre a sfide normative, ambientali e sanitarie legate alle malattie animali, si prevede che la produzione totale di mangimi composti industriali nell’UE-27 si attesterà intorno ai 146,1 milioni di tonnellate, registrando solo un marginale calo dello 0,34% rispetto all’anno precedente. Questo dato sottolinea la notevole resilienza del settore di fronte a un panorama complesso e in continua evoluzione.

Analizzando i singoli settori, emergono tendenze più specifiche. Per quanto riguarda la produzione di mangimi per bovini, le previsioni indicano un calo dell’1,4%, raggiungendo i 41,285 milioni di tonnellate. Tale contrazione è influenzata da politiche ambientali e, in particolare, da recenti epidemie di malattie altamente infettive come l’afta epizootica. A livello nazionale, mentre la Germania potrebbe registrare un modesto aumento (+1,2%), Paesi Bassi e Spagna, quest’ultima il maggiore produttore, si confrontano con diminuzioni significative (rispettivamente -5,0% e -3,6%), in parte dovute a politiche normative stringenti. La Polonia, al contrario, mostra un segno positivo con un +3,9%.

Nel settore dei mangimi per suini, si prevede un leggero decremento dello 0,8%, per un totale di 46,960 milioni di tonnellate. Anche qui, le dinamiche nazionali sono variegate. Sebbene Germania e Paesi Bassi anticipino cali consistenti (-3,0% e -10% rispettivamente), la Spagna si conferma leader del settore con una crescita stimata del 3,0%, raggiungendo i 13,2 milioni di tonnellate. Anche Portogallo, Polonia e Irlanda prevedono aumenti, mentre l’Ungheria subirà un calo del 6,4% a causa delle persistenti sfide poste dalla peste suina africana (PSA).

In netta controtendenza rispetto agli altri comparti, il settore dei mangimi per gli avicoli si conferma in espansione, con una produzione attesa in crescita dello 0,9%, raggiungendo i 50,368 milioni di tonnellate. Spagna e Portogallo mostrano un dinamismo notevole con aumenti robusti (+5,8% e +3,8%), e la Polonia, principale produttore di mangimi per pollame, prevede un incremento del 2,3%. Irlanda e altri Stati membri si prevede che manterranno livelli di produzione stabili, evidenziando la vitalità di questo segmento.

In sintesi, il mercato europeo dei mangimi composti si prepara ad affrontare il 2025 con una stabilità complessiva, pur navigando tra le diverse traiettorie dei singoli settori, influenzate da una combinazione di fattori economici, normativi e sanitari.