Secondo l’ultimo aggiornamento della FAO, a giugno 2025 l’Indice dei prezzi alimentari è salito dello 0,7% rispetto a maggio, interrompendo la tendenza alla stabilità registrata nei mesi precedenti. L’incremento è stato trainato principalmente dai rialzi nei comparti carne, prodotti lattiero-caseari e oli vegetali.
Il prezzo della carne ha registrato la crescita più marcata, sostenuto da una maggiore domanda internazionale di carni bovine e suine e da un’offerta limitata in alcuni mercati esportatori chiave. I lattiero-caseari hanno seguito lo stesso trend, con un aumento legato alla diminuzione delle scorte e a un incremento delle importazioni in Asia e Medio Oriente.
Anche gli oli vegetali hanno contribuito alla spinta al rialzo, grazie a prezzi più alti dell’olio di palma, di soia e di colza, dovuti a condizioni climatiche avverse in alcune aree produttive e a una domanda più sostenuta da parte del settore industriale.
Al contrario, i cereali hanno registrato un calo dei prezzi, spinti al ribasso dal buon andamento dei raccolti e da una forte concorrenza tra i principali esportatori mondiali. Anche lo zucchero ha mostrato un lieve ribasso, complice un aumento dell’offerta globale.
La FAO ricorda che l’indice monitora le variazioni mensili dei prezzi internazionali di un paniere di prodotti alimentari di base. Pur rimanendo su livelli inferiori rispetto ai picchi storici del 2022, le oscillazioni recenti mostrano come i mercati restino sensibili a fattori climatici, geopolitici e alla domanda internazionale.
