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La salute del suolo al centro: UNESCO sposa il manifesto “Mission Soil”

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La crescente consapevolezza sull’importanza vitale del suolo per la salute del pianeta e la sicurezza alimentare ha raggiunto un nuovo traguardo. L’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) ha formalmente aderito al “Mission Soil Manifesto”, diventando la prima organizzazione governativa internazionale a farlo. Questa adesione, riportata anche dalla piattaforma Mission Soil e supportata dal contesto delle iniziative della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) sulla gestione sostenibile del suolo, rafforza significativamente l’impegno globale verso la salute del terreno.

Il “Mission Soil Manifesto” è parte integrante del programma dell’UE “A Soil Deal for Europe” (Mission Soil), il cui ambizioso obiettivo è stabilire 100 laboratori viventi e fari entro il 2030: si tratta di iniziative che mirano a guidare la transizione verso suoli sani, finanziando la ricerca transdisciplinare, sviluppando un quadro armonizzato per il monitoraggio del suolo e promuovendo l’alfabetizzazione sul tema. L’impegno dell’UNESCO si allinea perfettamente con la sua stessa “Soil Initiative”, lanciata nel luglio 2024, per sostenere il monitoraggio e il ripristino del suolo nei siti designati dall’UNESCO in tutto il mondo attraverso azioni concrete come lo sviluppo di un indice globale di salute del suolo, la sperimentazione di pratiche di gestione sostenibile del territorio e l’offerta di formazione e sensibilizzazione educativa.

L’importanza della salute del suolo è cruciale: è un elemento essenziale per la produzione alimentare, la biodiversità, la regolazione climatica, la purificazione dell’acqua e il ciclo dei nutrienti. Nonostante il suo ruolo fondamentale, si osserva una significativa degradazione del suolo a livello globale e all’interno dell’UE. La partnership tra l’UE e l’UNESCO, con il sostegno e la cornice di riferimento fornita da organizzazioni come la FAO, è un passo determinante per contrastare questa tendenza e promuovere pratiche sostenibili che proteggano questa risorsa insostituibile.