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L’alimentazione animale e l’evoluzione dell’uso della soia

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foto pixabay

Il settore ittico globale si trova a navigare acque sempre più attente alla sostenibilità e all’impatto ambientale. In un passo decisivo verso una maggiore trasparenza e responsabilità, la Commissione Europea ha recentemente approvato la metodologia per il calcolo dell’impronta ambientale dei prodotti ittici marini. Questa importante novità, evidenzia la Federazione europea dei produttori di mangimi compositi (FEFAC) riguarda specificamente il PEFCR (Product Environmental Footprint Category Rules) per il pesce marino non trasformato, sia selvatico che allevato, segnando un momento cruciale per l’intera filiera.

L’approvazione di questa metodologia rappresenta un traguardo significativo per l’Unione Europea, che mira a fornire uno strumento standardizzato e scientificamente robusto per valutare l’impatto ambientale dei prodotti ittici. Ciò significa che, d’ora in poi, sarà possibile misurare in modo più uniforme e comparabile l’impronta ecologica legata alla produzione e al consumo di pesce, dalla cattura o dall’allevamento fino alla fase di commercializzazione.

Questa metodologia porta con sé implicazioni rilevanti: permetterà alle aziende di analizzare in modo più dettagliato le proprie performance ambientali, identificando le aree di miglioramento e promuovendo pratiche più sostenibili e offrirà ai consumatori informazioni più chiare e affidabili sull’impatto ambientale del pesce che acquistano, favorendo scelte più consapevoli. L’obiettivo è supportare l’industria nella transizione verso modelli produttivi più rispettosi dell’ambiente e, al contempo, rafforzare la fiducia del pubblico.

La metodologia PEFCR per il pesce marino è stata sviluppata con il contributo di diversi stakeholder e riflette un impegno congiunto verso la sostenibilità. Sebbene l’approvazione sia solo l’inizio, essa getta le basi per un futuro in cui la sostenibilità diventi un criterio sempre più integrato e misurabile lungo tutta la catena del valore dei prodotti ittici. Questo strumento rappresenta un passo avanti concreto per un settore vitale per l’alimentazione globale, stimolandolo a innovare e a ridurre la propria impronta sul pianeta.