Home Economia Prezzi alimentari in lieve flessione a maggio: un mercato in bilico tra...

Prezzi alimentari in lieve flessione a maggio: un mercato in bilico tra ribassi e rialzi

54
0
cereali

Il Food Price Index della FAO, l’indice che monitora le variazioni mensili dei prezzi internazionali delle derrate alimentari scambiate a livello globale, ha registrato a maggio una lieve contrazione. Ad annunciarlo è la stessa Organizzazione delle Nazioni Unite per il cibo e l’agricoltura (FAO), che parla di un ribasso complessivo principalmente influenzato dalla diminuzione delle quotazioni di cereali, zucchero e oli vegetali, un segnale di allentamento delle pressioni inflazionistiche su alcune delle materie prime più cruciali. Lo ha reso noto la stessa Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO).

Analizzando i singoli comparti, si osserva che l’indice dei prezzi dei cereali della FAO ha mostrato un calo, con le quotazioni globali del mais che hanno subito una netta diminuzione. Ciò è attribuibile alle eccellenti raccolte registrate in Argentina e Brasile e alle previsioni di una produzione record negli Stati Uniti, fattori che hanno contribuito a rassicurare i mercati. Anche l’indice dei prezzi degli oli vegetali ha virato al ribasso, con il prezzo dell’olio di palma in discesa, grazie all’aumento della produzione stagionale nel Sud-Est asiatico. Similmente, il settore dello zucchero ha visto una contrazione dei prezzi, alimentata dalle incertezze sulle prospettive economiche globali.

Tuttavia, il quadro non è uniformemente ribassista. L’indice dei prezzi della carne ha, al contrario, segnato un aumento, spinto da quotazioni più elevate per le carni ovine, suine e bovine. Anche l’indice dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari è cresciuto, sostenuto da una robusta domanda proveniente dall’Asia, che ha mantenuto i prezzi internazionali del burro su livelli storicamente elevati.

Nonostante le dinamiche di prezzo variabili, la FAO prevede una produzione globale record di cereali per il 2025, con un parziale recupero delle scorte e un incremento degli scambi internazionali. Per un’analisi più approfondita e dettagliata dei mercati globali dei cereali e di altre derrate alimentari di base, l’attenzione è ora rivolta alla prossima pubblicazione del rapporto “Food Outlook” della FAO, atteso nei prossimi mesi.