Secondo i dati pubblicati dalla FEFAC (la Federazione Europea dei Fabbricanti di Alimenti Composti) e diffusi in un comunicato stampa, la produzione di mangimi composti nell’Unione Europea ha raggiunto i 146,9 milioni di tonnellate nel 2023. Questo dato riflette una leggera diminuzione, dello 0,22%, rispetto al 2022.
La FEFAC sottolinea come l’industria mangimistica europea stia diventando sempre più orientata all’impiego di tecnologie avanzate per migliorare l’efficienza e la sostenibilità. L’attenzione si concentra sulla formulazione di mangimi specifici per le esigenze degli allevatori e sull’adozione di rigorosi controlli sulla qualità e la sicurezza dei prodotti.
Il settore suinicolo ha registrato il calo più significativo, con una contrazione del 4,1%: questa flessione è attribuita principalmente alla diffusione della Peste Suina Africana, che ha colpito diversi paesi europei, mentre, al contrario, il settore avicolo ha mostrato una crescita del 2,5%, nonostante la persistente presenza di malattie animali come l’Influenza Aviaria.
Diversi fattori hanno influenzato il mercato europeo dei mangimi nel 2023: l’invasione russa dell’Ucraina e la conseguente crisi energetica hanno pesato sull’economia, causando un aumento dell’inflazione e una diminuzione della domanda di prodotti di origine animale, ma anche le politiche ambientali e sul benessere animale, adottate in particolare da Belgio, Germania e Paesi Bassi, hanno continuato a esercitare pressione sulla riduzione degli allevamenti.
Nonostante il quadro generale di leggera contrazione, alcuni paesi europei sono riusciti a stabilizzare o addirittura ad aumentare la propria produzione di mangimi: Spagna, Francia, Portogallo, Slovenia e Bulgaria hanno registrato performance positive, con la Spagna che ha mostrato la crescita più consistente. La Spagna si è distinta come leader nella produzione di mangimi per bovini e suini, mentre la Francia ha mantenuto la sua posizione dominante nella produzione di mangimi per pollame. Complessivamente, il settore avicolo è diventato il segmento più importante nella produzione di mangimi composti nell’UE-27, superando per la prima volta il settore suinicolo.