Secondo gli ultimi dati diffusi da FEFAC, la principale organizzazione europea dell’industria mangimistica, l’utilizzo di soia prodotta responsabilmente nell’Unione Europea ha registrato un nuovo incremento nel 2024, consolidando un trend positivo avviato negli ultimi anni. Il monitoraggio si basa sul European Soy Monitoring Report, che analizza i volumi di soia impiegati dall’industria dei mangimi e la loro conformità agli standard di sostenibilità.
Oltre il 50% della soia utilizzata in Europa proviene ora da fornitori che rispettano criteri ambientali e sociali rigorosi, inclusa la tutela delle foreste e il rispetto dei diritti dei lavoratori nelle aree di produzione. Gran parte di questo risultato è legata all’adozione di schemi di certificazione riconosciuti, come la Soy Sourcing Guidelines di FEFAC, aggiornata nel 2021 per allinearsi agli obiettivi dell’UE in materia di deforestazione e tracciabilità.
FEFAC sottolinea che l’incremento è dovuto anche all’impegno congiunto di industria mangimistica, retailer e grande distribuzione, che hanno inserito nei propri approvvigionamenti requisiti stringenti per la provenienza delle materie prime. In alcuni paesi membri, la quota di soia certificata supera già il 70% del totale utilizzato.
Nonostante i progressi, permangono sfide legate alla disponibilità e ai costi, soprattutto in relazione alla domanda globale crescente e agli adeguamenti richiesti dal Regolamento UE sulla deforestazione (EUDR). FEFAC ribadisce che il dialogo con produttori, trader e governi dei paesi esportatori sarà fondamentale per garantire una transizione sostenibile senza compromettere la sicurezza degli approvvigionamenti.
L’organizzazione invita inoltre le istituzioni europee a riconoscere e sostenere gli schemi di certificazione già operativi, così da facilitare l’adeguamento delle filiere e premiare le buone pratiche già in atto.