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Un 2024 di successi per la finanza agroalimentare globale

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Il Centro Investimenti della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha pubblicato la sua Relazione Annuale 2024, evidenziando un anno di contributi significativi alle soluzioni di investimento e finanza nel settore agroalimentare a livello mondiale. Il Centro ha svolto un ruolo chiave nel catalizzare risorse essenziali per la trasformazione dei sistemi alimentari e per la sicurezza globale.

Nel corso del 2024, il Centro Investimenti ha partecipato attivamente alla progettazione di 51 progetti approvati dai partner, distribuiti in 36 paesi, mobilitando complessivamente 7,3 miliardi di dollari in nuovi investimenti pubblici. A questi si aggiunge il supporto a progetti in corso che superano i 49,5 miliardi di dollari. L’impatto del Centro va oltre i finanziamenti diretti, estendendosi alla consulenza strategica: ha contribuito a 48 strategie agricole, 33 studi settoriali, 21 studi politici e 5 dialoghi politici in 92 paesi, influenzando profondamente la pianificazione e le politiche agricole globali.

L’attenzione principale del lavoro del Centro è rivolta a connettere i piccoli agricoltori e gli imprenditori rurali ai finanziamenti e ai mercati, rafforzando al contempo la resilienza delle comunità e la protezione degli ecosistemi. Il Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu, ha ribadito l’urgente necessità di aumentare gli investimenti, sfruttando scienza, innovazione e politiche abilitanti per “fare di più con meno” nella produzione alimentare.

Il 2024 ha segnato il 60° anniversario del Centro Investimenti FAO, un’occasione per celebrare il suo modello di business consolidato e la capacità di stringere forti partnership con paesi e finanziatori. La relazione annuale illustra numerose collaborazioni di successo, tra cui quelle con la Banca Mondiale per i produttori di caffè, con l’IFAD per il miglioramento dei mezzi di sussistenza in India e con la Banca Africana di Sviluppo per la produttività agricola e la resilienza climatica in Sud Sudan. Prosegue inoltre l’impegno nel finanziare soluzioni innovative, come il “blended finance” e la “Hand-in-Hand Initiative”, per sbloccare investimenti privati verso sistemi agroalimentari sostenibili.