La trasformazione dei sistemi agroalimentari globali verso maggiore efficienza, inclusività, resilienza e sostenibilità è una priorità sempre più urgente, e in questo contesto le collaborazioni strategiche assumono un’importanza capitale. È con questa visione che il Direttore Generale della FAO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), Qu Dongyu, ha partecipato al 58esimo Meeting Annuale della Banca Asiatica di Sviluppo (ADB), svoltosi a Milano, sottolineando l’imperativo di rafforzare la cooperazione internazionale.
Questo incontro, di cui ha dato notizia la stessa FAO con una nota ufficiale, ha segnato l’inizio di una nuova fase nella partnership tra FAO e ADB, un’alleanza storica che si protrae da 57 anni: l’obiettivo primario di questa rinnovata collaborazione è sviluppare soluzioni di investimento pubblico e privato su larga scala, sfruttando l’esperienza tecnica, la presenza sul campo e le capacità di analisi dati della FAO, in sinergia con gli strumenti di finanziamento e le piattaforme per il settore privato della ADB. Le due istituzioni si impegneranno anche a lavorare con i paesi per creare le condizioni favorevoli necessarie ad attrarre capitali e investimenti privati nelle catene del valore agroalimentari.
Un momento saliente della partecipazione della FAO al meeting della ADB è stata la firma di un Accordo Quadro, finalizzato a sostenere la progettazione e l’implementazione di investimenti su larga scala. Questo accordo approfondisce ulteriormente la loro consolidata partnership, avviando iniziative congiunte in diverse aree chiave.
Tra queste, spicca l’avanzamento di soluzioni di investimento agricolo basate su tecnologie digitali e intelligenza artificiale in nove paesi dell’Asia Centrale e del Sud, con l’intento di rafforzare i piccoli agricoltori e costruire resilienza. Un altro fronte di lavoro significativo riguarda la conduzione di analisi economiche e finanziarie approfondite per supportare investimenti basati sulla natura e “climate-smart” in Cina, nelle Filippine e in Asia Centrale. Infine, la cooperazione si concentrerà sul rafforzamento del dialogo politico e della pianificazione degli investimenti per incoraggiare partenariati pubblico-privati inclusivi in nazioni come Bangladesh, Pakistan e Uzbekistan.