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Produzione di mangimi nell’UE: Fefac conferma un 2025 stabile

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Fefac prevede una stabilità nella produzione di mangimi dell’UE per il 2025 a 147,5 milioni di tonnellate, con un leggero aumento dello 0,40% rispetto al 2024. Questa variazione riflette una relativa stabilità nella maggior parte dei settori della produzione animale, nonostante la crescente incertezza del mercato e le diverse tendenze dei mercati nazionali. La mangimistica europea rimane resiliente di fronte alle continue sfide economiche, geopolitiche, normative, ambientali e legate alle malattie animali.

Nel 2025, la produzione di mangimi per bovini nell’UE è prevista a 41,585 milioni di tonnellate, pressoché invariata rispetto al 2024. Tra i principali paesi produttori, si prevede un aumento della produzione in Germania (+3%), mentre nei Paesi Bassi si prevede un calo significativo del -5,0%, dovuto principalmente alle politiche normative. La Spagna, il maggiore produttore di mangimi per bovini, prevede un calo del -3%. Danimarca e Polonia, al contrario, dovrebbero registrare un leggero aumento. La maggior parte degli altri Stati membri prevede livelli di produzione stabili o leggermente ridotti, riflettendo la tendenza generale al ribasso del settore dovuta alle politiche ambientali e alle malattie animali.

Si prevede che la produzione di mangimi per suini nell’UE raggiungerà i 47,339 milioni di tonnellate nel 2025, con un calo marginale dello 0,5%. La produzione tedesca e francese è in calo rispettivamente dell’1,9% e dell’1,6%, mentre si prevede che i Paesi Bassi registreranno un forte calo del 10%. La Spagna, il maggiore produttore, dovrebbe stabilizzarsi a 13,2 milioni di tonnellate. Il quadro generale è di stabilità, con alcuni paesi in crescita (Slovenia +0,6% e Bulgaria +9%), mentre altri stanno affrontando un continuo calo della produzione a causa dei cambiamenti strutturali e della continua pressione della peste suina africana (PSA).

Il settore dei mangimi per l’avicoltua crescerà nel 2025, nonostante la continua pressione dell’influenza aviaria (IA), con una produzione prevista in aumento dell’1,5%, raggiungendo i 50,653 milioni di tonnellate. Spagna e Belgio dovrebbero registrare un forte aumento, rispettivamente del 5,8% e del 5%. In Francia la produzione crescerà dell’1%, raggiungendo gli 8.143 milioni di tonnellate, mentre in Polonia si prevede un aumento del 2,3%, raggiungendo i 7,44 milioni di tonnellate.