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Agricoltura: il programma del Movimento 5 stelle per rilanciare settore agricolo

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Revisione della Pac, no agli Ogm, applicazione della legge 4/2011 in materia di etichettatura, promozione dell’agricoltura sociale e delle green economy, miglioramento della normativa sul trasporto animale: questa è la ricetta del Movimento 5 stelle per rilanciare il comparto agricolo italiano. Ecco nel dettaglio le misure che il M5s intende mettere in atto se riuscirà ad andare al Governo.

Politiche agricole ed Europa – Il M5s si prefigge di rivedere la Pac (Politica agricola comune), per fare in modo che: le politiche agricole siano depurate da interventi che favoriscano fenomeni di rendita; vengano rafforzati gli interventi in favore dello sviluppo rurale; vengano sostenute tutte le forme produttive agricole fondate sull’uso responsabile delle risorse naturali (come agricoltura biologica, bio-dinamica e agro-ecologia); s’incentivino tutte le forme di agricoltura multifunzionali, con particolare attenzione a quelle che riutilizzano o reimpiegano scarti e sottoprodotti; siano previsti interventi a difesa dei redditi agricoli. Inoltre, il M5s si dichiara contrario ai trattati di libero scambio, come il TTIP e il CETA, e a quelli bilaterali da parte dell’Unione Europea, come l’accordo UE-Marocco. Pertanto, in relazione alla stipula dei trattati di libero scambio il M5s s’impegna a garantire che la competenza non sia “esclusiva” (per cui l’UE può da sola negoziare e ratificare) ma “mista” (in questo caso i trattati vengono negoziati dall’UE ma devono essere ratificati dai parlamenti nazionali) . Per quanto riguarda gli accordi bilaterali, intende far valere il diritto al ricorso alle clausole di salvaguardia a tutela dei prodotti nazionali.

Agroalimentare – Il M5s intende lottare in sede europea per assicurare l’effettiva applicazione della normativa italiana in materia di etichettatura (legge 3 febbraio 2011, n. 4), che prevede l’obbligo d’indicare sull’etichetta il luogo di origine o di coltivazione e allevamento del prodotto. Questa norma attualmente non viene applicata per incompatibilità con la regolamentazione comunitaria (Regolamento UE n.1169/2011), che identifica come origine del prodotto lo stabilimento dell’ultima trasformazione sostanziale e non l’origine della materia prima.  Il Movimento intende emanare i decreti attuativi della legge 4/2011, per garantire una completa informazione sulle caratteristiche dei prodotti alimentari commercializzati, trasformati, parzialmente trasformati o non trasformati, e per rafforzare la prevenzione e la repressione delle frodi alimentari.

Allevamento – Il M5s è contrario agli allevamenti intensivi e si fa promotore di un uso limitato della carne nell’alimentazione umana, per motivi di salute e di sostenibilità ambientale. Ritiene che sia necessario risolvere le numerose criticità del sistema degli allevamenti in Italia tramite: l’ottimizzazione del processo di raccolta delle informazioni di monitoraggio propedeutiche all’attività di miglioramento genetico del bestiame; la previsione di risorse per la selezione e la conservazione delle razze autoctone; l’eliminazione dei conflitti di interessi tra l’Aia (Associazione italiana allevatori) e gli altri centri privati che operano nel settore del miglioramento genetico delle razze. L’obiettivo è quello di salvaguardare l’allevamento in Italia nel segno della distintività che deve caratterizzare le produzioni zootecniche in termini di qualità e sicurezza alimentare. Inoltre, il M5s esprime la necessità di tutelare la biodiversità zootecnica e di prevedere l’unificazione informativa sul nome e sul numero delle razze italiane, per implementare e avviare programmi di conservazione efficienti.

Nel comparto ittico, il M5s vuole introdurre misure assicurative per la pesca e l’acquacoltura e incentivi per le operazioni di microcredito con garanzia pubblica, anche attraverso l’istituzione di un fondo operante senza la valutazione economico-finanziaria del soggetto beneficiario. Intende anche sviluppare la ricerca per promuovere misure assicurative innovative per il settore ed estendere il microcredito al settore del pescaturismo.

Materie prime agricole – Il M5s dichiara di voler istituire la “Commissione unica nazionale per il mercato dei cereali”, per assicurare all’industria di trasformazione determinati volumi di prodotto e al produttore la collocazione delle materie prime a un prezzo congruo e slegato dalle contrattazioni delle borse merci. Inoltre, intende lanciare un “Piano proteico nazionale” che prevede d’investire nella ricerca e nello sviluppo di varietà autoctone più produttive; d’identificare programmi di coltivazione e tecniche agronomiche volte a diminuire la dipendenza dalla soia; di promuovere la salvaguardia della biodiversità e il recupero del germoplasma locale; e, infine, di predisporre sistemi di tracciabilità e di gestione diretti a garantire la tutela della qualità in tutti i segmenti della filiera foraggiero-zootecnica.

Benessere animale – Il M5s intende migliorare la normativa sul trasporto animale introducendo dei limiti temporali massimi al trasporto degli animali su lunga distanza. Non consentirà la sovvenzione, attraverso fondi pubblici, per l’apertura di grandi macelli industriali che richiedano la movimentazione di decine di migliaia di animali. Per quanto riguarda l’espletamento della macellazione, il M5s vorrebbe che fosse preceduto da un preventivo stordimento dell’animale. Infine, intende abolire definitivamente gli allevamenti di animali da pelliccia.

Organismi Geneticamente Modificati – Il M5s è contrario all’introduzione di qualsiasi coltivazione Ogm. Ritiene indispensabile che le etichette dei prodotti alimentari di origine animale e i loro derivati riportino obbligatoriamente l’indicazione dell’eventuale presenza di Ogm nella mangimistica utilizzata per l’alimentazione animale. Per quanto riguarda le nuove biotecnologie, soprattutto cisgenesi e genome editing, il M5s ritiene che le multinazionali stiano attuando lo stesso percorso degli Ogm, e s’impegna a contribuire all’aggiornamento della normativa europea a protezione della libertà di coltivazioni e contro il monopolio delle sementi. Inoltre, per consentire agli agricoltori di continuare a utilizzare liberamente i ritrovati vegetali, intende fare in modo che anche i prodotti derivanti da processi essenzialmente biologici secondo la definizione europea siano esclusi dalla disciplina brevettuale sulle invenzioni biotecnologiche, per essere assoggettate alla disciplina della privativa comunitaria per ritrovati vegetali.

Agricoltura di precisione – Il M5s punta sull’agricoltura di precisione per fare in modo che lo sviluppo dell’agricoltura ruoti intorno al concetto di sostenibilità delle produzioni agricole, adattamento ai cambiamenti climatici, resilienza delle coltivazioni, riduzione dei gas serra, maggiore tracciabilità e trasparenza delle produzioni, di qualità dei prodotti e di valutazione del benessere animale.

Nadia Comerci