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Cereali, previsioni di produzione mondiale al ribasso

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La previsione per la produzione cerealicola mondiale (frumento e cereali secondari) per gli anni 2022-23 è stata abbassata a 2,248 milioni di tonnellate mese su mese rispetto agli 8 milioni di tonnellate inizialmente previste, probabilmente a causa di una previsione al ribasso per la produzione di mais in Usa e Argentina. Lo riporta l’International Grain Council (IGC) nel suo report mensile sul mercato dei cereali.

Il mese di gennaio ha mostrato un calo nel commercio totale di cereali pari al 4% su base annua (a gennaio 407 milioni di tonnellate) mentre il consumo complessivo è diminuito di 9 milioni di tonnellate da gennaio.

Le proiezioni iniziali dell’IGC per il 2023/24 mostrano anche un leggero aumento della superficie mondiale coltivata a mais, mentre è in calo di quella coltivata a orzo: dati che vanno letti considerando tuttavia l’incertezza sull’attività agricola nei territori non controllati, come per esempio in Ucraina, i cui dati sono definiti da IGC “altamente teorici”. Le prospettive del grano a livello globale mostrano un’offerta più limitata e, con il consumo complessivo visto tendenzialmente al rialzo, si prevede che le scorte si restringeranno.

Al ribasso è indicata anche la produzione mondiale di soia, diminuita di 7 milioni di tonnellate mese su mese, con un’area coltivata prevista in espansione del 2% su base annua ma un commercio previsto in diminuzione di 1 milione di tonnellate mese su mese. Su base annua tuttavia, sostenuta dal raccolto brasiliano, la produzione globale di soia dovrebbe aumentare del 6% fino a raggiungere un picco, mentre si prevede che il commercio aumenterà del 7%, a 167 milioni di tonnellate.

Restano invariate le aspettative per la produzione di riso con un aumento lieve delle scorte a 170 milioni di tonnellate, principalmente al rialzo per la Cina, e il commercio nel 2023 è aumentato a quasi 52 milioni di tonnellate, anche se ancora in calo del 6% anno su anno.