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Coltivazioni biotech: nel 2010 record di coltivazioni e colture

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Il 2010 è stato un anno “storico” per la colture biotech. I dati dell’International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications (Isaaa) confermano che tra il 1996 e il 2010 la superficie coltivata con Ogm ha superato 1 miliardo di ettari, pari all’estensione degli Stati Uniti o della Cina. Un aumento di 87 volte in soli 4 anni, tale che ad oggi le colture biotech possono essere considerate la tecnologia cresciuta più rapidamente tra quelle adottate nella storia dell’agricoltura moderna. Nello stesso anno il valore globale delle sementi biotech è stato valutato in 11,2 miliardi di dollari, mentre nel 2009 l’incremento produttivo ha portato un aumento totale del valore pari a 65 miliardi di dollari. A dirlo è il rapporto “Global Status of Commercialized Biotech/GM Crops: 2010”.

 

Nel solo 2010 si è registrata la seconda maggiore espansione degli ultimi 15 anni, con un incremento della superficie coltivata di 148 milioni di ettari. Il numero dei Paesi con colture biotech è salito da 25 a 29 (new entry sono Svezia, Pakistan e Myanmar, mentre la Germania ha ripreso la coltivazione). Nel 2010 i Paesi che hanno approvato l’uso di colture biotech, per la coltivazione diretta o l’importazione, è salito a quota 59, comprendendo il 75% della popolazione mondiale.

 

Un altro record segnato del 2010 sono i 15,4 milioni di agricoltori impiegati nelle colture Ogm, il 90% dei quali appartenevano a categorie di agricoltori svantaggiati in economie in via di sviluppo. E proprio in queste ultime l’estensione corre a tassi di crescita tripli rispetto ai Paesi industrializzati: rispettivamente il 17% (pari a 10,2 milioni di ettari) contro il 5% (3,8% milioni di ettari). Il sorpasso dei Paesi in via di sviluppo è annunciato entro il 2015. A guidare questa storica avanzata Cina, India, Brasile, Argentina, e Sud Africa.

 

Il salto di qualità e quantità nelle colture biotech nel mondo si è tradotto in un risparmio annuo di 393 milioni di chilogrammi di pesticidi e una riduzione di emissioni di CO2 stimabile in 18 miliardi di Kg, l’equivalente, conclude il rapporto, di quello prodotto da 8 milioni di auto su strada.

 

Marzo – Aprile 2011.

 

Foto: Pixabay

red.