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Dal seme per la terra agli arrosti pronti da mettere in tavola: la storia del Gruppo Martini, tra qualità e innovazione

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carne avicola

Sei milioni di quintali di mangime prodotti annualmente, cinque livelli di lavorazione della carne, due divisioni – una zootecnica e una alimentare, 600 milioni di euro di fatturato annuo, 1500 dipendenti, una storia nata quasi un secolo fa. Sono solo alcuni dei numeri che raccontano la storia della ditta Martini, nata nel 1928 a Cesena da un’idea di Enrico Martini.

Un po’ di storia – L’azienda, che alla fine degli anni ’20 del secolo scorso vide la luce per la prima volta con l’obiettivo di  commerciare grano da seme, “in pochi lustri, tra gli anni ’30 e ’40, diventa azienda di riferimento a livello nazionale per la selezione dei cereali e il commercio di cereali e granaglie, che poi sono rimaste la principale attività fino al dopoguerra”, racconta Fabrizio Bronzoni, responsabile commerciale divisione zootecnica.

Nel 1958 le intuizioni del figlio di Enrico, Ezio, portarono all’allargamento dell’attività dell’azienda dal commercio di cereali alla produzione di mangimi: fu in quell’anno che venne costruito il primo stabilimento industriale a Longiano (Forlì Cesena), ancora oggi casa madre e “stanza dei bottoni” di tutto il Gruppo.
Alla costruzione del primo stabilimento seguì poi l’ampliamento dell’azienda con la costruzione e acquisizione di altri 5 stabilimenti: a Ravenna (adesso dismesso), a Oristano, a Genola (Cuneo), a Gatteo (Forlì-Cesena) e il più recente a San Salvatore Telesino (Benevento), costruito nel 2000.

La divisione zootecnica – “Attualmente, dunque, sono 5 gli stabilimenti in cui produciamo mangimi – continua Bronzoni – e che, insieme all’allevamento di suini, polli e conigli rappresentano la divisione zootecnica del gruppo Martini”. I numeri, anche in questo caso, la dicono lunga: si parla infatti di 6 milioni di quintali mangime prodotto annuo, dell’allevamento di 20 mila scrofe, e di 400 mila polli e di 60 mila conigli macellati a settimana. “La divisione zootecnica è il primo anello della Filiera Martini, essenziale per garantire i migliori prodotti per gli allevamenti e assicurare la qualità delle carni, garantendo l’assoluta qualità delle materie prime e le più qualificate professionalità tra operatori, tecnici e veterinari”, afferma Bronzoni.

La divisione alimentare – Non solo nutrizione e allevamento di animali. Con la sua divisione alimentare il Gruppo Martini provvede da sé anche alla macellazione delle carni prodotte, oltre che alla trasformazione, alla distribuzione e al commercio. Tre sono gli impianti di macellazione: Castiglione di Ravenna per i suini, Gatteo (Forlì-Cesena) per i polli e Savignano (Forlì-Cesena) per i conigli. Oltre alla “semplice” macellazione, “per quanto riguarda la lavorazione delle carni, poi, il gruppo provvede a lavorare la carne a tutti e 5 i livelli di lavorazione previsti. Per intenderci, siamo in grado di lavorare le carni in tutti i modi, dai ‘tagli classici’ agli arrosti già pronti da mettere in tavola. Proprio nel giugno dello scorso anno abbiamo inaugurato il primo stabilimento del Gruppo per la lavorazione di quinto livello, con un investimento di circa 12 milioni di euro”.

Da 3 a 1500 dipendenti – Attualmente Il Gruppo Martini è guidato da Carla, Fabio e Maria Martini, figli di Ezio Martini e fratelli di Enrico, scomparso prematuramente lo scorso novembre, primogenito di Ezio e nipote del fondatore del Gruppo, e dai loro figli. “In quattro generazioni siamo partiti dal seme, nel vero senso del termine, e siamo arrivati alla realizzazione del prodotto già cotto pronto per essere messo in tavola – conclude Bronzoni -. Da quel 1928 molto è cambiato, ma non la nostra filosofia: il Gruppo Martini è un player che può garantire tutta la filiera produttiva”.

Nel 1928, quando Enrico Martini fondò a Cesena l’azienda omonima, il gruppo di lavoro era formato dallo stesso Enrico, dalla moglie e da tre impiegati. Oggi il Gruppo conta 1500 dipendenti: “Come un seme che cresce, si fortifica, diventa pianta e campo, così la storia di Martini inizia quasi 100 anni fa con un semplice ma ambizioso desiderio: creare un’impresa dove crescita e sostenibilità si integrano reciprocamente – si legge nella presentazione dell’azienda -. Questo era il sogno del nostro fondatore Enrico Martini, così è stato per chi ne ha seguito le orme: da Ezio Martini fino ai discendenti di quarta generazione, la famiglia Martini continua a ispirarsi a quel disegno. Di quel sogno che ha messo radici, ogni giorno vediamo i frutti. A noi coltivarli, oggi come ieri, con passione”.

 

Foto: Pixabay

Miriam Cesta