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Dall’Unione europea nuovi aiuti per il comparto avicolo

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influenza aviaria

Più di 30 milioni di euro per il settore avicolo colpito dall’aviaria. Da Bruxelles il Comitato di gestione ha approvato nuovi aiuti per la filiera di uova e carni bianche in Italia. Le misure accordate dall’Unione europea, per un ammontare complessivo di 32,15 milioni, si sommano agli 11,1 milioni di euro destinati al settore a seguito delle epidemie occorse tra il 2016 e il 2017. I destinatari dell’ultimo stanziamento sono le aziende che hanno subito dei danni indiretti dovuti ai provvedimenti sanitari che hanno limitato la movimentazione di animali e merci tra il 2017 e il 2018.

L’accordo sul sostegno ‘eccezionale’, come lo definisce la Commissione europea, che rientra nella Politica agricola comune, è stato raggiunto dai 28 Paesi membri dell’Ue. Tra il primo ottobre del 2017 e il 30 giugno del 2018 gli allevamenti italiani sono stati interessati da 45 focolai di influenza aviaria. Le autorità locali hanno adottato tutte le misure necessarie per gestire la situazione e prevenire nuove emergenze ma le misure – riconosce la Commissione – hanno avuto un impatto significativo sulle aziende: dalla perdita di produzione di uova, pollame e riproduttori, al prolungamento del periodo di allevamento. Anche nel bilancio nazionale sarà stanziata una cifra identica a quella decisa dall’Ue sempre per pagare gli indennizzi per i diversi tipi di danno.

Il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio ha salutato con soddisfazione la decisione: “Ci siamo battuti nel negoziato con l’Europa per ottenere ulteriori risorse per risarcire i danni che hanno colpito il comparto dopo il 2017. Tutte le richieste avanzate dalle autorità italiane sono state ritenute ammissibili dall’Esecutivo Ue, consentendo così alle numerose aziende avicole coinvolte di ottenere un’adeguata compensazione per le perdite subite nella produzione“.

 

Foto: Pixabay

redazione