Home Attualità Il rapporto finale sul futuro dell’agricoltura nell’UE

Il rapporto finale sul futuro dell’agricoltura nell’UE

575
0
green deal

È sulla scrivania della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen il rapporto finale del Dialogo Strategico sul Futuro dell’Agricoltura nell’UE, consegnato nei giorni scorsi dal professor Peter Strohschneider, presidente del gruppo di lavoro, alla commissaria. Il documento, intitolato “Una prospettiva condivisa per l’agricoltura e l’alimentazione in Europa”, analizza le sfide e le opportunità del settore agricolo, offrendo una serie di raccomandazioni che guideranno l’operato della Commissione nei prossimi mesi.

Il rapporto, spiega la stessa Commissione in una nota ufficiale, sottolinea l’importanza di creare un’agricoltura sostenibile, resiliente e competitiva e di promuovere pratiche agricole che tutelino l’ambiente e garantiscano un’equa distribuzione del valore lungo la catena alimentare. Tra i temi principali emergono la necessità di rinnovare la Politica Agricola Comune (PAC) e il rafforzamento della posizione degli agricoltori nel mercato.

Il Dialogo Strategico, avviato nel gennaio 2024, ha riunito 29 esperti del settore agroalimentare e della società civile. Durante il processo, è stato evidenziato come la sostenibilità economica, ambientale e sociale dell’agricoltura europea possa essere raggiunta tramite politiche coerenti, innovazione e una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori.

Le raccomandazioni si articolano su cinque pilastri: collaborare per un futuro sostenibile e competitivo, promuovere sistemi agroalimentari sostenibili, rafforzare la resilienza del settore, favorire il ricambio generazionale e migliorare l’accesso alle innovazioni tecnologiche. La Commissione valuterà attentamente queste proposte per definire una nuova piattaforma di discussione, che coinvolga attori dell’intera filiera agroalimentare, al fine di creare un sistema più sostenibile e inclusivo.

Le raccomandazioni presentate offriranno una guida fondamentale per plasmare il futuro dell’agricoltura europea nei prossimi anni.