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Internazionalizzazione delle imprese italiane e supporto al Made in Italy: uno sguardo (anche) ai mercati emergenti

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L’internazionalizzazione delle imprese italiane e il supporto che il “sistema Italia” vuole garantire alla promozione all’estero del Made in Italy sarà rivolta anche ai cosiddetti mercati emergenti, che presentano uno specifico interesse nel medio-lungo periodo in ragione di un notevole potenziale di crescita. Secondo il Documento conclusivo della XI Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione, redatto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), i mercati maturi e ad alto potenziale restano quelli nei quali si svolgerà la maggiore azione di sostegno alle imprese italiane.

La strategia a sostegno delle nostre filiere si baserà su azioni rafforzate in aree di interesse strategico, integrando obiettivi più ampi di sviluppo socio-economico, che riguarderanno i Balcani, l’Africa subsahariana e l’America Latina che secondo il Documento saranno integrate dall’attività delle Banche multilaterali di sviluppo e delle Istituzioni finanziarie internazionali come la Banca Mondiale, la Banca Europea degli Investimenti, la Banca per la Ricostruzione e lo Sviluppo, la Banca di sviluppo asiatica, la Banca di sviluppo africana e la Banca di sviluppo interamericana.

La messa a punto di strumenti per facilitare l’accesso al credito, come il Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), finanziato da MIMIT, Cassa depositi e prestiti e dal sistema bancario e il basket bond per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese (PMI) consentiranno alle stesse PMI di finanziare i propri piani di crescita all’estero, anche attraverso l’emissione di bond.

Relativamente alla regione dei Balcani occidentali, la Conferenza Nazionale sui Balcani di fine gennaio 2023 ha rinnovato l’impegno strategico da parte del Governo italiano in quell’area, in particolare per il potenziamento della presenza delle imprese nei settori a più alto contenuto tecnologico: infrastrutture, digitalizzazione e start-up, energie rinnovabili, transizione verde e agri-tech, promossi anche tramite eventi bilaterali in Serbia, Kosovo e Albania.

L’Africa, in particolare la parte subsahariana, è indicata come strategica nel disegno di promozione dell’internazionalizzazione, sia nell’ambito del Piano Marshall europeo, che coinvolge il settore privato per un migliore processo di sviluppo sostenibile, sia nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa, che miri a un modello virtuoso di collaborazione e di crescita tra Unione Europea e Paesi africani e che valorizzi il ruolo strategico italiano nel Mediterraneo. A tali iniziative, specifica il Documento, potrebbe aggiungersi anche un veicolo di investimento basato su risorse private. L’Iniziativa Attanasio – nell’ambito della quale si sono già svolte nel 2022 missioni in Costa d’Avorio e Senegal – proseguirà nel 2023 con l’organizzazione di ulteriori missioni settoriali in altri paesi, fra cui Kenya, Nigeria, Uganda, Ruanda, Burundi e Tanzania e sarà integrata dall’apertura di nuovi uffici di dell’agenzia ICE a Dakar, Nairobi e Lagos e di osservatori economici in Costa d’Avorio, Niger, Tanzania, Uganda, Zambia, Zimbabwe, Camerun e Repubblica Democratica del Congo, che andranno ad affiancare i desk già operanti in Uganda, Kenya, Tanzania, Ruanda e Somalia. Si prevede inoltre di organizzare una missione per la crescita presso l’African Development Bank.

L’America Latina, che risente meno dell’impatto del conflitto russo-ucraino, vedrà un’attività promozionale potenziata in Messico, Brasile, Cile, Colombia e Perù, in particolare nei settori della mobilità, chimico-farmaceutico e tessile. Particolare attenzione sarà riservata alle missioni imprenditoriali comunitarie sul Continente nel quadro dell’iniziativa “Global Gateway” e delle altre iniziative della Commissione Europea in risposta alla nuova via della Seta cinese, come il Vertice Europa-America Latina in programma la prossima primavera.

L’Asia vedrà un rafforzamento dell’azione di promozione in quei Paesi che presentano i maggiori margini di opportunità: missioni per la crescita dell’Agenzia ICE (per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) sono previste in Vietnam, Tailandia, Indonesia, Malesia, dove si farà un’azione di maggiore penetrazione delle Banche di multilaterali di sviluppo, e sarà valorizzata la piattaforma di business matching di Cassa Depositi e Prestiti avviata già in Giappone (con un rafforzamento della proiezione economico-commerciale in linea con il nuovo partenariato strategico), Corea del Sud e Indonesia, che sarà estesa anche al Vietnam. In particolare, la Cabina di regia indica nella protezione delle Indicazioni Geografiche e nel contrasto all’Italian sounding le priorità. In quest’ambito, il miglioramento dell’export italiano necessita l’eliminazione delle barriere tariffarie e la rimozione dei dazi, la maggiore tutela e riconoscimento dei prodotti DOP e IGP.