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Ismea, quotazioni della carne stabili

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La stabilizzazione delle quotazioni della carne potrebbe essere considerata un buon risultato dagli operatori. È quanto emerge dall’Overview pubblicata dall’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), che ogni settimana analizza l’andamento dei mercati agroalimentari. Secondo l’Istituto, i prezzi dei bovini avviati alla macellazione dovrebbero rimanere stabili.

Il mercato degli avicoli appare poco dinamico, per cui a breve si potrebbero registrare ulteriori ritocchi al ribasso delle quotazioni del vivo e del macellato. La domanda di uova, invece, resta vivace sul fronte interno e soprattutto su quello estero. Pertanto, le quotazioni dovrebbero assestarsi sui livelli alti delle settimane precedenti.

Per quanto riguarda il settore suinicolo, i prezzi dei suinetti d’allevamento registrano ulteriori ma fisiologici cedimenti. Listini stabili, invece, per i capi da macello destinati al circuito Dop e in lieve ascesa quelli dei capi da macello del circuito no Dop.

Prosegue la fase di stagnazione del mercato nazionale di latte e dei suoi derivati. I prezzi dei formaggi grana restano ancorati su valori nettamente inferiori rispetto allo scorso anno, nonostante il contenimento dell’offerta. Nel corso delle prossime settimane si potrebbero registrare ulteriori lievi ribassi per il Parmigiano Reggiano, mentre per il Grana e le materie grasse non si prevedono rettifiche nelle quotazioni. Segnali positivi solo sul fronte della domanda estera.

L’Ismea precisa che nei primi quattro mesi del 2015, l’export di formaggi e latticini è aumentato del 6,6% in volume e del +2,5% in valore, soprattutto grazie al traino degli Stati Uniti (+30% in quantità su base annua). Per Grana Padano e Parmigiano Reggiano i risultati ottenuti sui mercati esteri non sono tuttavia entusiasmanti, considerando che la crescita dei volumi venduti (+10,8% nel periodo gennaio-aprile) è stata ottenuta a parità di fatturato all’export rispetto allo scorso anno.

Per quanto riguarda il mercato dei cereali, le quotazioni del grano duro potrebbero registrare ulteriori lievi ribassi, dopo un inizio di campagna caratterizzato da una dinamica rialzista dei prezzi. Situazione analoga sul mercato del grano tenero, dove la tendenza flessiva dovrebbe rivelarsi più attenuata. Per il granturco e l’orzo, invece, la dinamica dei prezzi potrebbe confermarsi ancora positiva.

Gli oli di oliva continuano a essere interessati dalle tensioni al rialzo registrate sulle piazze spagnole e italiane, soprattutto per il lampante, con riflessi anche sui raffinati. Infine, i prezzi di frutta e ortaggi di stagione risultano stabili rispetto alla scorsa settimana.

 

Foto: Pixabay

redazione