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Progetto “Mais Expo Bergamo 2015” (MEB 2015): una rete internazionale per la valorizzazione della coltura e cultura del mais

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Il mais è una coltura fondamentale in Italia, dove svolge un ruolo importante per l’alimentazione animale, il consumo diretto umano e come fonte di molti prodotti commerciali. Il mais rappresenta un’utile risorsa per le potenzialità di ricerca e innovazione sostenibile, per una crescita comune tra biodiversità, culture e Paesi verso Expo 2015.
L’obiettivo del progetto “Mais Expo Bergamo 2015” (MEB 2015) è quello di costruire un network tra Istituzioni scientifiche, Enti locali e i Paesi partecipanti all’Esposizione Universale del 2015 di Milano, interessati a promuovere e diffondere il mais come uno dei cereali simbolo del tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” per tutti.

Proponenti e partecipanti
La Provincia di Bergamo coordina il progetto “MEB 2015”, network nazionale e internazionale dedicato al mais, nella sua pluralità di usi, significati, economie e innovazioni nelle diverse comunità e Paesi del mondo.
I proponenti del progetto sono: il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CRA), rappresentato dall’Unità di Ricerca per la Maiscoltura di Bergamo (CRA- MAC), l’Osservatorio CORES dell’Università degli Studi di Bergamo, il Comune di Gandino, l’Associazione Comunità del Mais Spinato di Gandino, il Comune di Bergamo – Orto Botanico “Lorenzo Rota”, Fondazione MIA – Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo e MIA – Valle d’Astino, la Diocesi di Bergamo e il CELIM.

Scientificità, attrattività e originalità del network internazionale “MEB 2015” secondo sette tematiche assolutamente pertinenti all’Expo 2015:

1) Scienza e tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare
a) CRA-MAC a Bergamo, quale luogo di incontri tra i Paesi di Expo per scambio di culture, esperienze e tecnologie per il miglioramento delle maiscolture, impegnato a:
sostenere attività di ricerca e sperimentazione per sistemi di resistenza delle piante di mais e di prevenzione delle micotossine.
favorire attività di recupero e la valorizzazione delle varietà tradizionali di mais, anche attraverso programmi di miglioramento genetico condiviso con i coltivatori
promuovere e incrementare la biodiversità del mais attraverso la Banca del germoplasma del CRA-MAC stesso, con scambi di accessioni di mais tra i diversi Paesi.

2) Scienza e tecnologia per l’agricoltura e la biodiversità
a) Agricoltura e biodiversità al Monastero di Astino presso cui allestire un parco della biodiversità con l’Orto Botanico, e anche per incoraggiare la ripresa dell’agricoltura familiare e gli orti urbani.
b) Mais spinato di Gandino, rostrato rosso di Rovetta, nostrano dell’isola come rete di esperienze e istituzioni creata attorno al recupero di queste antiche varietà.
c) Coltivazione con il metodo biointensivo per il benessere della terra, dei prodotti e abitanti del pianeta.

3) Innovazione della filiera alimentare
a) Recupero e conservazione varietà autoctone di mais per uso alimentare, con elevato contenuto di sostanze con effetti salutistici, nutraceutici, di prevenzione patologie e intolleranze alimentari (celiachia).
b) Innovazione della filiera alimentare del mais mediante la conoscenza dei molteplici usi di questo cereale nei diversi Paesi.
c) Indagine degli orientamenti di consumo e degli stili di vita dei cittadini e gli attori “finali” della filiera, ovvero i consumatori.

4) Educazione alimentare
a) Promozione dell’educazione alimentare come il fattore di progresso sociale, sviluppo sostenibile e condivisione di valori, nel rispetto degli usi alimentari di ogni Paese.
b) Mais “sociale e educativo” a cura dell’Orto Botanico di Bergamo per progetti di carattere didattico, divulgativo e formativo per le Scuole di ogni ordine e grado.
c) Mais come laboratorio della diversità biologica, ecologica, paesaggistica, ambientale e alimentare, e attrattività dei territori dei Paesi del mais.

5) Alimentazione e stili di vita
a) Campagna di studio, ricerca e sensibilizzazione per più corretti stili di vita, sobri consumi alimentari e adeguate attività motorie.
b) Promozione della consapevolezza della sovranità alimentare, dell’accessibilità e equità del cibo 4S: sano, sicuro, sufficiente e sostenibile per tutti.
c) Internazionalizzazione che passa dalla tavola: ricette, contaminazioni, percorsi gastronomici e culturali possono nascere dal mais come cibo d’incontro, confronto e integrazione tra popoli.

6) Cibo e cultura
a) Binomio “cibo e cultura” per promuovere e favorire reciprocità e complementarietà tra le diverse civiltà del mais del pianeta.
b) Valorizzazione delle storie di mais come ponte tra culture e popoli, anche per scoprire nuove geografie umane, innescare ibridazioni etniche e riscoprire i “tesori locali”.
c) Approfondimento dei molteplici aspetti che coinvolgono l’archeologia, i costumi e le tradizioni millenarie sudamericane e africane che ruotano attorno alla coltura del mais.

7) Cooperazione e Sviluppo nell’alimentazione
a) Mais quale alimento che unisce i continenti sudamericano, nordamericano, africano, asiatico, oceanico e europeo, costituisce un legame mondiale fra molti Paesi, uniti nella straordinaria biodiversità di questo cereale.
b) Progetti di cooperazione e sviluppo nell’alimentazione per i Paesi in via di sviluppo, valorizzato il partenariato nazionale con Ministeri, CRA, Università e anche a livello sovranazionali FAO, ONU, Unesco, Unicef.
c) Sovranità alimentare.

Nella cornice condivisa in MEB-2015, il mais è entrato a pieno titolo nel progetto strategico di “Bergamo Experience 2015”, coordinato dalla Camera di Commercio di Bergamo e che sarà realizzato dal Sistema Bergamo (Comune di Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, Confindustria Bergamo, Diocesi di Bergamo, Università degli Studi di Bergamo, Provincia di Bergamo, Imprese & Territorio) con diverse istituzioni, Enti e associazioni del territorio bergamasco per un numero complessivo di 189 soggetti, di cui 183 enti locali.
“Bergamo Experience 2015” si pone l’obiettivo di integrare e valorizzare i luoghi di eccellenza del territorio bergamasco, attraverso un’azione condivisa e unitaria, facendo leva sulla capacità attrattiva di eventi di carattere nazionale e internazionale della città di Bergamo e del territorio della provincia di Bergamo.
Uno degli assi di attività di “Bergamo Experience 2015” prevede la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio bergamasco tra cui “Bergamo Capitale del vino”, “Bergamo Capitale europea dei formaggi” e “Emozioni, saperi e sapori dei mais”.
Coltivare la biodiversità e gustare le tipicità, tra tradizione e innovazione della tavola, sono potenti attrattori turistici e promotori del territorio, ma costituiscono anche un gesto etico per “Nutrire il pianeta e energie per la vita” per tutti.

Nell’ottica della valorizzazione del mais, la prima sessione della Giornata del Mais 2015, Convegno organizzato a Bergamo, in data 6 febbraio 2015, affronta appunto il tema del Mais verso EXPO 2015; da qui interventi legati a: i) mercato del mais: prospettive per il 2015, ii) il mais come materia prima per l’alimentazione; iii) qualità nutrizionale del mais; iV) Focus riguardo allo stato di avanzamento dei Progetti: “Mais Expo Bergamo – MEB 2015” e Bergamo Experience 2015.

 

Foto: © smereka Fotolia.com

Paolo Valoti e Carlotta Balconi – Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Unità di Ricerca per la Maiscoltura (CRA-MAC) di Bergamo