Home Attualità Soia, con pioggia e freddo i prezzi rimbalzano

Soia, con pioggia e freddo i prezzi rimbalzano

680
0

La scorsa settimana in diversi Stati degli Usa cruciali per la produzione di soia la pioggia è scesa copiosa e il weekend è stato caratterizzato da un’importante diminuzione delle temperature, rallentando le operazioni di raccolto della coltura. Rallentamenti che sembrano non aver inciso troppo sui prezzi della soia che a causa del maltempo che sta causando ritardi nella raccolta continuano a rimbalzare senza, però, accusare troppo il colpo.

 

 

Il weekend appena trascorso è stato caratterizzato dal freddo in tutti gli Stati del nord del Midwest e nelle Pianure del nord, con temperature al di sotto dello zero dal North Dakota al Kansas, dal Minnesota all’Iowa. Già la scorsa settimana, spiegano gli esperti, i forti temporali hanno ritardato i raccolti, e con ogni probabilità accadrà anche nelle prossime settimane, durante le quali sono previsti diversi episodi temporaleschi: ma secondo le stime, per quanti danni potranno arrecare il gelo e la pioggia alle colture di mais e di soia ancora immature, danni su larga scala sono ormai da considerare pressoché improbabili dato il perfetto clima che, fino a oggi, ha consentito a queste colture di crescere oltre le statistiche e le migliori aspettative. Nonostante il maltempo degli ultimi giorni e le future pioggie previste, quindi, i raccolti-record di mais e soia previsti per quest’anno negli Usa non verranno disattesi: “Stiamo assistendo a un rimbalzo a breve termine nei prezzi della soia e del mais a causa della pioggia che sta causando ritardi nella raccolta in tutto il Midwest degli Stati Uniti – spiega Kaname Gokon, direttore generale della ricerca della Okato Shoji di Tokyo -. Nel complesso i cambiamenti non sono molti, e i prezzi sono suscettibili di rimanere sotto pressione nei prossimi due mesi, nei quali gli agricoltori potranno vendere i loro raccolti -record”.

 

Il prezzo del grano, per parte sua, ha fatto segnare un record per la quarta volta consecutiva in due settimane, favorito dalla diminuzione delle importazioni dalla Russia e dalla persistente e continua richiesta da parte dei mercati.

 

Foto: Pixabay

m.c.