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Ue, con il Green Deal 1000 miliardi di investimenti per la transizione verso la sostenibilità

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fonte pixabay

Investimenti record per la sostenibilità. Il Green Deal, il Piano per un’Europa sostenibile, a neutralità climatica, richiederà 1000 miliardi di euro di investimenti. Fondi pubblici, del bilancio dell’Ue, ma anche fondi privati, per una vera svolta verde entro il 2050. Il piano riguarderà tutti gli Stati membri, le regioni e i settori nazionali, anche la portata della sfidà sarà ineguale e per alcuni di essi graverà in modo particolarmente oneroso.  

Ecco quindi che l’Ue scenderà in campo per garantire una transizione giusta e assistere chi dovrà affrontare una trasformazione socioeconomica più profonda. “Sosterremo le popolazioni e le regioni chiamate a compiere gli sforzi maggiori affinché nessuno sia lasciato indietro. Il Green Deal comporta un ingente fabbisogno di investimenti, che trasformeremo in opportunità di investimento”, ha sottolineato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.   

Anche la Bei sarà coinvolta 

Il Green Deal è stato elaborato dalla Commissione europea e presentato lo scorso dicembre. Sono tre tre gli aspetti fondamentali del piano per una Ue a impatto zero: il finanziamento di almeno 1000 miliardi di euro di investimenti sostenibili in dieci anni, con la Banca europea per gli investimenti che svolgerà un ruolo di primo piano nell’attrarre i fondi privati; un quadro favorevole agli investimenti, con incentivi e soluzioni per semplificare l’approvazione degli aiuti di Stato nelle regioni interessate dalla transizione giusta; il sostegno pratico da parte della Commissione per la pianificazione, l’elaborazione e l’attuazione di progetti sostenibili. 

Sostegni diretti e prestiti 

Quali siano le regioni e i settori più gravati dalle conseguenze del passaggio alla neutralità climatica le indica Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal: “I cittadini, i settori e le regioni che dipendono in maggior misura dai combustibili fossili”. Il sostegno a loro rivolto richiederà fondi specifici con l’impegno di “perseguire la solidarietà e l’equità”, aggiunge il rappresentante della Commissione.  

Per la transizione giusta è stato definito un meccanismo aggiuntivo in grado di mobilitare almeno 100 miliardi tra il 2021 e il 2027. Saranno tre le fonti principali di finanziamento:  

– un fondo specifico, con una base di 7,5 miliardi di euro del bilancio europeo da integrare con fondi europei per un totale di 30-50 miliardi. Si tratta di sovvenzioni alle regioni: sostegno a lavoratori, piccole e medie imprese e start up, aiuti per la transizione verso sistemi a energia pulita; 

– un sistema specifico per una transizione giusta nell’ambito di InvestEU, lo strumento finanziario dell’Ue dal quale deriveranno molti finanziamenti del Green Deal. Si mobiliteranno fino a 45 miliardi di euro di investimenti. Lo scopo sarà attrarre investimenti privati a beneficio delle regioni interessate, ad esempio nei settori dell’energia sostenibile e dei trasporti, l’aiuto alle economie locali a individuare nuove fonti di crescita; 

– uno strumento di prestito per il settore pubblico in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, sostenuto dal bilancio dell’Ue, che dovrebbe mobilitare investimenti compresi tra 25 e 30 miliardi di euro. Da qui arriveranno prestiti al settore pubblico, destinati ad esempio agli investimenti nelle reti di teleriscaldamento e alla ristrutturazione edilizia.

Foto: Pixabay