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Alimenti e mangimi nel 2050, segnali positivi dal Global Feed & Food Congress

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Nei prossimi decenni l’industria riuscirà a dar da mangiare a 2,3 miliardi di persone in più. E’ questa l’opinione degli esperti riunitisi al Global Feed & Food Congress di Sun City (Sudafrica), il cui tema principale è stato capire come alimentare una popolazione mondiale che, secondo le stime, raggiungerà i 9,3 miliardi nel 2050 e come soddisfare la forte crescita della richiesta di proteine di origine animale.

 

Organizzata dall’International Feed Industry Federation (IFIF) con il supporto tecnico della FAO e ospitata dall’Animal Feed Manufacturers Association of South Africa (AFMA), la tre giorni di discussioni ha visto 650 delegati provenienti da tutto il mondo discutere di sostenibilità, scienza, nutrizione, igiene e delle ultime novità in goni settore, ponendo particolare attenzione all’Africa, il continente con il maggiore potenziale di crescita nell’ambito dei mangimi e degli allevamenti.

 

Secondo Hlengiwe Buhle Mkhize, Ministro dello Sviluppo Economico della Repubblica del Sudafrica, è necessario riconoscere “l’importanza del trasferimento tecnologico e delle partnership, che sono la chiave per aumentare la produzione globale di mangimi e alimenti e per la sicurezza alimentare in tutto il mondo”. Molti degli altri esperti intervenuti nel corso del congresso concordano con questa opinione e hanno sottolineato che accanto all’aumento della produzione ottenibile incrementando l’efficienza e grazie alla scienza ci sono altri importanti aspetti da tenere in considerazione: un commercio giusto e libero, una migliore distribuzione del cibo disponibile, l’investimento nell’agricoltura da parte dei governi e anche le questioni sociali. Secondo Loutjie Dunn (AFMA), tutti gli sforzi “per un rifornimento di cibo sicuro e sufficiente, un commercio giusto e libero, non saranno sostenibile senza affrontare la disoccupazione”.

 

Foto: Pixabay

Silvia Soligon