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Assalzoo, Coronavirus: zootecnia in difficoltà, necessaria concertazione con la filiera

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Con riguardo alla sospensione delle attività lavorative nelle zone in cui sono in vigore le restrizioni dovute all’epidemia di Coronavirus – COVID-19, ASSALZOO esprime al Governo notevole preoccupazione per le conseguenze economiche sulla zootecnia e sulla salute e il benessere degli animali a causa delle difficoltà che esse determinano sul rifornimento di materie prime, sull’attività produttiva e sulla distribuzione di mangimi agli allevamenti.

Le aziende mangimistiche interessate da detti provvedimenti hanno già messo in atto tutte le cautele possibili, utilizzando anche il “lavoro agile” per molti dipendenti e limitando l’accesso solo a quelli strettamente necessari in regime di emergenza.

Tuttavia, per mantenere adeguati livelli di produzione rispetto alle esigenze degli allevatori, è necessario mantenere il normale ritmo produttivo e sono indispensabili rifornimenti giornalieri di materie prime provenienti da fornitori che, di regola, operano all’esterno delle zone rosse. Inoltre, anche per la distribuzione di mangimi, le aziende sono obbligate a operare oltre i confini provinciali e anche regionali.

È pertanto assolutamente necessario che, nella concessione delle autorizzazioni alla circolazione all’interno delle zone sottoposte a sorveglianza, si tenga conto di tali esigenze produttive per evitare danni economici alla zootecnia e di pregiudicare la produttività, il benessere e la salute degli animali da cui dipende la produzione di latte, carne e uova per gli usi alimentari.

Ciò è ancor più necessario tenuto conto dell’impossibilità di prevedere, allo stato attuale, per quanto tempo si protrarrà lo stato di emergenza e del fatto che, in caso di insorgenza di ulteriori complicazioni, misure di contenimento potrebbero essere necessarie anche in altre zone del Paese.

ASSALZOO auspica anche un maggior coinvolgimento di tutte le rappresentanze dei vari settori della filiera zootecnica per una migliore concertazione delle misure da adottare.

Infine, pur tenendo conto della serietà della situazione, per non favorire psicosi collettive si ritiene oltremodo auspicabile un generale abbassamento dei toni, attenendosi alle direttive e alle indicazioni che provengono dal mondo scientifico e dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, per evitare un ulteriore danno di immagine al Paese con ripercussioni pesantissime su tutte le attività economiche e sociali.

Foto: © Pavel_Losevsky_-_Fotolia