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Cambiamenti climatici: a rischio rendimento di mais, soia e grano

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I cambiamenti climatici potrebbe danneggiare seriamente il rendimento delle piantagioni di grano, soia e mais. Entro la fine del secolo, potrebbero infatti ridurlo rispettivamente del 20%, del 40% e del 50%. Lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications da un gruppo di ricerca internazionale diretto da Bernhard Schauberger, del Potsdam institute for climate impact research (Pik) di Postadam (Germania), che spiega: “Sappiamo che le alte temperature possono danneggiare le colture, ma ora abbiamo una migliore comprensione di come avviene questo processo. Le nostre simulazioni informatiche si basano su solide conoscenze dalla fisica, della chimica e della biologia, oltre che su numerosi dati e algoritmi elaborati”.

Nel corso della ricerca, gli scienziati hanno realizzato diverse simulazioni al computer del modo in cui la resa delle colture statunitensi potrebbe essere influenzata dai cambiamenti climatici causati dalle emissioni di gas serra. L’analisi ha dimostrato che, in futuro, le alte temperature potrebbero ridurre significativamente il rendimento di mais, grano e soia. Ogni giornata con temperature al di sopra dei 30°C potrebbe, infatti, determinare una riduzione del raccolto di soia e mais del 5%.

Inoltre, in base alle simulazioni, gli studiosi hanno concluso che se le emissioni inquinanti non verranno ridotte in modo consistente, entro la fine del secolo la produzione di grano diminuirà del 20%, quella della soia del 40% e quella del mais del 50%. E questi modelli non prevedono giornate con temperature superiori a 36° C: se queste dovessero presentarsi, il calo del rendimento dei raccolti sarà ancora più elevato.

Gli esperti osservano che questa situazione non danneggerebbe soltanto gli Stati Uniti. La riduzione delle rese nel Nord America provocherebbe un aumento dei prezzi di queste materie prime nei mercati di tutto il mondo, aumentando il rischio che si verifichino problemi di sicurezza alimentare nei paesi poveri.

I ricercatori hanno scoperto che una maggiore irrigazione potrebbe contribuire a ridurre gli effetti negativi del riscaldamento globale sulle colture. Tuttavia, questo potrebbe essere possibile solo nelle regioni in cui sono disponibili elevate risorse idriche. Pertanto, il team sostiene che per mantenere alta la resa delle colture, l’unica via percorribile è quella di contrastare attivamente il riscaldamento globale.

 

Foto: Pixabay

redazione