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Cereali, produzione al ribasso: previsto un milione di tonnellate in meno

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La produzione mondiale di cereali nel 2021/22 si è ridotta di 1 milione di tonnellate a 2.286 milioni. A prevederlo è l’International Grain Council. In particolare, la riduzione della produzione di mais, avena, orzo e segale ha più che compensato un aumento di quella di frumento. Nonostante il taglio delle stime, la produzione totale di cereali raggiungerà il massimo storico nel 2021/22 con un aumento di 71 milioni di tonnellate anno per anno.

Consumi e scorte

Con i tagli ai mangimi e agli usi industriali, la stima dei consumi è scesa di 3 milioni di tonnellate, a 2.287 milioni. Le scorte finali nel 2021/22 (aggregato delle rispettive campagne di commercializzazione locale) sono previste leggermente inferiori anno su anno, a 601 milioni di tonnellate. Collegato ad aumenti minori per tutti i cereali principali, il commercio globale (luglio/giugno) è posto 2 milioni di tonnellate più alto di prima, per un totale di 423 milioni. Anche i consumi globali sono però su un nuovo picco, con aumenti annuali negli usi di mangimi (+33 milioni di tonnellate), alimentari (+10 milioni) e industriali (+10 milioni). Si prevede che le azioni mondiali scenderanno leggermente, segnando la quinta contrazione consecutiva. Nonostante un aumento delle spedizioni di grano e sorgo, un calo del commercio di mais, orzo e avena potrebbe limitare i volumi totali a 423 milioni di t (-1%).

Grano

Le previsioni iniziali del Consiglio per l’offerta e la domanda di grano per il 2022/23 includono una proiezione provvisoria per un quarto aumento consecutivo della produzione globale, verso un nuovo picco. Le scorte globali sono poco cambiate su base annua, con i carryover degli esportatori che si prevede rimarranno inferiori alla media. Ipotizzando risultati migliori in alcuni Paesi, il commercio mondiale dovrebbe retrocedere rispetto al record della stagione in corso.

Soia

Riflettendo l’impatto del clima caldo e secco sulle prospettive delle colture in Sud America, le previsioni del Consiglio per la produzione globale di soia nel 2021/22 sono ridotte di 12 milioni di tonnellate da novembre, a 368 milioni. La netta riduzione delle disponibilità mondiali si riflette in una prospettiva al ribasso dei consumi – anche se ancora collocati su un nuovo massimo – e delle scorte. Gran parte dell’adeguamento al ribasso delle aspettative per le scorte è dovuto ai principali esportatori, in particolare Brasile e Argentina. Gli scambi ottobre/settembre sono previsti in lieve calo rispetto a prima, a 167 milioni di tonnellate (+4%).

Riso

Sulla base delle cifre ridotte per i produttori asiatici, le prospettive del Consiglio per la produzione mondiale di riso per il 2021/22 sono ridotte di 2 milioni di tonnellate, a 511 milioni (+1%). Con consumi leggermente ridotti – anche se ancora visti a un nuovo picco – la previsione per le scorte mondiali è abbassata di 1 milione di tonnellate, a 183 milioni (181 milioni). Si prevede che la domanda di importazioni globali nel 2022 gennaio/dicembre sia leggermente cambiata rispetto a prima, rappresentando così una contrazione marginale anno per anno rispetto al record dell’anno precedente.

L’indice IGC Grains and Oilseeds Index (GOI) è avanzato del 3% da metà novembre, poiché i prezzi più solidi della soia e del mais hanno più che compensato il calo di frumento e orzo.

Foto: ©_hopsalka_Fotolia