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Cina, via libera all’importazione per cinque colture Ogm

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L’8 gennaio la Cina ha autorizzato l’importazione di cinque colture geneticamente modificate. Lo riporta il sito World Grain, sottolineando che la decisione potrebbe accrescere gli acquisti cinesi di cereali dall’estero e in particolare dagli Stati Uniti, il più grande produttore mondiale di colture geneticamente modificate.

La notizia arriva nel momento in cui Cina e Usa stanno lavorando per trovare un terreno comune per porre fine alla controversia commerciale iniziata a luglio. Una delegazione degli Stati Uniti si recherà a breve a Pechino per individuare un accordo con i cinesi, in modo da interrompere la cosiddetta “guerra dei dazi”, che ha indotto il Paese asiatico a imporre una tariffa del 25% sui semi di soia provenienti dagli Stati Uniti. Si tratta del primo incontro fissato a partire da dicembre, quando il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il Presidente della Cina Xi Jinping hanno concordato una tregua di 90 giorni.

Tra i nuovi prodotti geneticamente modificati che potranno essere importati in Cina, due erano in attesa di approvazione da sei anni: la canola Rf3 di Basf e la canola Mon 88302 tollerante al glifosato di Monsanto. Le altre colture Gm autorizzate sono il mais Dp4114 e la soia Das-44406-6 di DowDuPont Inc., e la soia Syht0h2 sviluppata da Bayer CropScience e Syngenta ma ora detenuta da Basf. La Cina, che non consente la semina di colture Gm per l’alimentazione umana ma permette l’importazione di colture Gm per la nutrizione animale, non aveva più autorizzato l’importazione di coltura Gm dal mese di luglio 2017.

 

Foto: Pixabay

redazione