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Commodity alimentari, a luglio prezzi in leggero calo

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Stabile la carne, in netto calo cereali e prodotti lattiero-caseari. La Fao ha rilevato una riduzione dei prezzi delle principali commodity alimentari include nell’Indice Fao dei Prezzi Alimentari. A luglio il valore è stato di 170,9 punti, con una flessione dell’1,1% sul mese precedente ma comunque in aumento su base annua. Rispetto allo stesso mese del 2018 l’indice è salito infatti del 2,3%.

Cereali

Il misuratore si è fermato a 168,6 punti a luglio, in calo del 2,7% rispetto a giugno e in aumento del 4,1% rispetto a dodici mesi fa. Tra le diverse colture sono scesi i prezzi di grano e mais. Per il mercato del grano, le forniture per le esportazioni e le attese di una produzione mondiale record hanno pesato sui prezzi. Allo stesso modo, dopo l’aumento rapido di giugno, le quotazioni del mais sono scese; hanno contribuito in particolare le ampie disponibilità per l’export in Argentina e Brasile. Per il riso, invece, l’indice si è mantenuto stabile per il quinto mese consecutivo.

Carne

Sostanzialmente stabile l’indice dei prezzi della carne: +0,6% rispetto a giugno, il sesto aumento mensile. Il valore è 176,2 punti. Sono aumentati i prezzi di carne bovina e ovina sulla spinta della domanda di importazione dall’Asia e del contenimento delle richieste di fornitura dall’Oceania. Per il settore suinicolo, i prezzi sono diminuiti dopo quattro mesi di aumento costante alla luce delle maggiori quote per l’export in Usa e Brasile. Stabili anche le carni bianche, con una domanda sempre a livelli saldi.

Oli vegetali

Come la carne anche questo settore è in minima risalita: +0,8%. A trainare l’indice i prezzi più stabili di olio di soia e olio di girasole che hanno bilanciato l’ulteriore calo dei valori dell’olio di palma. Quest’ultimo prodotto ha visto il prezzo scendere per la combinazione tra il forte rialzo produttivo stagionale nel Sud-Est asiatico e la domanda di import.

Prodotti lattiero-caseari

Il forte calo, il secondo mensile consecutivo, è stato pari al 2,9%, il maggiore tra le cinque categorie merceologiche. Valori giù per via della quotazione del burro, ma anche di formaggio e latte intero in polvere.

Zucchero

Da giugno a luglio c’è stata una diminuzione dello 0,6% dei prezzi soprattutto per le stime del maggior racolto di canna da zucchero in India, il principale produttore al mondo. Il ribasso è stato frenato dalla rivalutazione della moneta brasiliana rispetto al dollaro Usa che ha frenato le esportazioni dal Brasile, il maggiore esportatore di zucchero al mondo.

 

Foto: Pixabay

redazione