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Fao e UE, insieme per combattere sprechi alimentari e antimicrobico-resistenza

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L’Unione Europea e l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (Fao) hanno deciso di collaborare per rafforzare gli sforzi contro gli sprechi alimentari e la resistenza antimicrobica (Amr) nelle catene di approvvigionamento e per garantire la sicurezza alimentare. Il Commissario europeo per la Salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, e il Direttore Generale della Fao, José Graziano da Silva, hanno infatti firmato una lettera d’intenti con cui la Fao e l’Unione Europea s’impegnano a lavorare in stretta collaborazione per dimezzare i rifiuti alimentari pro-capite entro il 2030, un obiettivo stabilito nell’ambito dell’“Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”. Inoltre, intendono intensificare la cooperazione diretta ad affrontare la diffusione dell’antimicrobico-resistenza nelle aziende agricole e nei sistemi alimentari, e per sostenere i governi nell’attuazione degli standard e degli orientamenti relativi alla resistenza antimicrobica adottati dalla Commissione del Codex Alimentarius (l’organo delle Nazioni Unite incaricato di deliberare sugli standard di salubrità e qualità alimentari).

“La perdita di cibo e i rifiuti alimentari rappresentano un inaccettabile e immorale spreco di risorse e aumenta l’insicurezza alimentare, mentre l’antimicrobico-resistenza evidenzia un grave peso sociale ed economico – afferma il Commissario Andriukaitis -. Stiamo diventando più uniti, più efficienti e più decisivi nel modo di affrontare questi problemi e pertanto questo accordo va celebrato”.

Il documento prevede, in particolare, il rafforzamento della collaborazione tra Fao e UE nell’adozione delle seguenti iniziative:
– sincronizzare gli sforzi per quantificare le perdite e gli sprechi di cibo in ogni fase della catena alimentare;
– migliorare lo scambio di informazioni e di evidenze scientifiche relative all’uso degli antimicrobici nella produzione di alimenti e delle migliori pratiche di gestione dell’antimicrobico-resistenza;
– unire gli sforzi per promuovere l’uso responsabile degli antimicrobici e per migliorare i livelli d’igiene all’interno delle aziende agricole, per ridurre la necessità di utilizzare gli antibiotici;
– sostenere i paesi nella redazione delle norme sull’uso degli antimicrobici;
– realizzare iniziative congiunte di formazione dirette a migliorare la capacità delle nazioni di monitorare l’uso degli antibiotici nei sistemi alimentari e di mappare la presenza dell’antimicrobico-resistenza.

 

Foto: Unsplash

red.