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Industria mangimistica: i temi più caldi del 2016

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Quali sono state le priorità del comparto mangimistico nel 2016? Secondo gli operatori del settore, la principale è stata la necessità di trovare personale qualificato. Ma al centro dell’attenzione ci sono state anche le condizioni climatiche e l’instabilità dei prezzi. Lo evidenzia il rapporto: “State of the global animal feed industry 2016” pubblicato da Feed Navigator, che ha intervistato 282 esponenti dell’industria dei mangimi, per scoprire le principali esigenze emerse durante il 2016.

Necessità di personale – Secondo l’indagine, il 68% degli intervistati ritiene che il problema principale sia trovare dipendenti qualificati. In particolare, gli operatori del settore osservano che i laureati degli ultimi 10-15 anni non siano preparati come lo erano le generazioni precedenti. Inoltre, la disponibilità di manodopera è scarsa. Lo ha sottolineato Alexander Döring, segretario generale di Fefac (European Feed Manufacturers’ Federation), commentando i risultati del sondaggio. Secondo l’esperto, sono pochi i giovani che vogliono lavorare nel comparto mangimistico, nonostante si tratti di “un ambiente di lavoro stimolante, che offre prospettive reali per laureati ambiziosi – osserva Döring -. Come l’agricoltura in generale, anche l’industria dei mangimi sta risentendo di un calo d’interesse da parte dei giovani che non tendono più a cercare lavoro nel nostro settore”.

Ottimismo nel futuro – La ricerca evidenzia che, rispetto al 2015, l’82% degli intervistati è più ottimista riguardo al futuro della propria azienda. Inoltre, il 67% è fiducioso che un grado maggiore di concentrazione del mercato offrirà opportunità alle loro imprese.

Clima e instabilità dei prezzi – Preoccupano, invece, l’instabilità dei prezzi e la variabilità del clima.
Quasi la totalità degli intervistati (93%) esprime la necessità di garantire una maggiore tracciabilità nel settore alimentare globale e di tenere sotto controllo la volatilità dei prezzi delle materie prime. Secondo gli operatori del settore, infatti, le fluttuazioni dei prezzi delle commodities minacciano la redditività della produzione. Inoltre, prezzi troppo elevati possono influenzare negativamente la qualità dei mangimi. Gli intervistati hanno anche sottolineato l’importanza delle condizioni meteorologiche, che influenzano le rese e, di conseguenza, il livello dei prezzi.

 

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Foto: © DLeonis – Fotolia.com

redazione