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Ingredienti proteici per mangimi, entro 2024 mercato supererà 200 miliardi di dollari

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Nel 2017 il mercato degli ingredienti proteici per mangimi ha superato i 125 miliardi di dollari, e dovrebbe continuare a crescere: si stima che entro il 2024 si attesterà oltre i 200 miliardi di dollari. Lo rivela il rapporto: “Animal Feed Protein Ingredients Market – Industry Share Report 2024” pubblicato da Global Market Insights, secondo cui entro il 2024 il consumo di questi prodotti dovrebbe raggiungere oltre 400 milioni di tonnellate.

L’indagine sostiene che l’incremento di questo segmento del mercato sarebbe dovuto alla crescente richiesta mondiale di alimenti di origine animale. L’aumento della produzione zootecnica industriale, sostenuto dall’adozione di tecniche agricole sostenibili, dovrebbe infatti alimentare la domanda di ingredienti proteici per mangimi. Ma la crescita del mercato potrebbe essere favorita anche dalla diffusione di malattie tra il bestiame.

Gli ingredienti proteici per mangimi sono nutrienti essenziali ottenuti da farine di origine animale e da semi oleosi come soia, colza, semi di cotone e girasole. Le proteine contenute in questi semi accrescono l’efficienza degli alimenti per animali, rafforzano il sistema immunitario del bestiame e aiutano la sintesi degli amminoacidi, migliorando il benessere degli animali e la produttività degli allevamenti. Il 3,6% del mercato è costituito dalla farina di pesce, che aiuta a migliorare l’appetibilità e la digeribilità dei mangimi. Inoltre, favorisce l’assorbimento delle sostanze nutritive soprattutto negli animali giovani.

Secondo il rapporto, il mercato della farina di pollo – ottenuta dalla lavorazione dei sottoprodotti avicoli –
dovrebbe crescere di oltre 2,15 milioni di tonnellate fino al 2024. La facile disponibilità di frattaglie di pollame nei macelli, sostenuta dall’aumento della domanda di questa farina caratterizzata da un alto contenuto nutrizionale e dal basso costo, dovrebbe stimolare la crescita del settore. Ma dovrebbero farlo anche i miglioramenti tecnologici adottati dall’industria della trasformazione, che hanno portato allo sviluppo di una farina di pollo più digeribile e ricca di proteine.

La farina di semi di girasoli come ingrediente dei mangimi per i prodotti dell’acquacoltura potrebbe rappresentare oltre il 5% del mercato entro il 2024. Si caratterizza per basso contenuto di fibre e un elevato apporto di proteine, e come un’alternativa economica alla farina di pesce. La crescente domanda di prodotti a base di girasole ha portato all’aumento della produzione di girasoli, che a sua volta dovrebbe favorire la produzione di farina di semi di girasole come sottoprodotto.

La ricerca prevede anche la crescita del mercato della farina di sangue – un prodotto derivante dal macello – nell’ambito dell’acquacoltura. Questa farina rappresenta un ingrediente economico e ricco di proteine, che può essere usato come legante nell’alimentazione dei pesci e come integratore di lisina nei mangimi per pesci, bovini e pollame.

Si prevede che le dimensioni del mercato della soia negli Stati Uniti raggiungeranno oltre 16 miliardi di dollari nel 2024. L’elevata produzione del legume, supportata da investimenti crescenti nell’innovazione tecnologica per l’estrazione della farina di soia, dovrebbe rappresentare un fattore importante per la crescita del settore degli ingredienti proteici per mangimi.

Il rapporto sottolinea, però, alcune criticità. La dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento dei semi oleosi e l’influenza delle condizioni climatiche sulla resa dei raccolti hanno comportato un aumento del costo delle materie prime. Inoltre, le restrizioni sulle catture di pesce hanno determinato un aumento del rischio d’insicurezza alimentare. Questi fattori, concludono gli autori dell’indagine, potrebbero mettere in discussione la redditività del settore, influenzando gli andamenti dei prezzi del mercato.

 

Foto: Pixabay

red.