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Iso: servono standard internazionali per i macchinari dell’industria mangimistica

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I macchinari dell’industria mangimistica variano da un paese all’altro. In tutto il mondo esistono più di 30 mila unità produttive, presenti in oltre 100 nazioni. A causa della mancanza di omogeneità, principalmente a livello normativo, i produttori dei diversi stati adattano le strumentazioni alle proprie esigenze produttive. Questo fenomeno, tuttavia, finisce per ostacolare il commercio internazionale dei macchinari. A rilevarlo è il Comitato tecnico Iso/tc 293 “Macchine per la produzione di mangimi”, nato all’interno dell’Organizzazione internazionale per la normazione (Iso), la maggiore organizzazione mondiale per la definizione di norme tecniche.

Secondo gli esperti del Comitato occorre creare regole e standard condivisi, in modo da eliminare lo squilibrio fra i macchinari impiegati nelle diverse parti del mondo. Per farlo sono stati creati, all’interno di Iso/tc 293, tre gruppi. Ognuno di essi è incaricato di lavorare su un diverso aspetto: terminologia, sicurezza e igiene delle strumentazioni mangimistiche. In particolare, gli esperti di ciascun team dovranno occuparsi di:
– sviluppare standard terminologici e grafici internazionali, misure di sicurezza e di igiene condivise, test di sperimentazione dei requisiti tecnici;
– individuare le linee produttive e le prestazioni capaci d’influire sulla qualità dei mangimi, sull’efficienza della produzione e sul consumo di energia;
– agevolare gli scambi relativi alle questioni tecniche e promuovere il commercio internazionale;
– ridurre al minimo i rischi per la sicurezza nel processo di produzione dei mangimi;
– garantire l’igiene dei mangimi e la salubrità degli ambienti di lavoro, constrastando le fonti d’inquinamento;
– proporre e diffondere le migliori pratiche in materia di sicurezza e igiene dei macchinari dell’industria mangimistica;
– fornire basi tecniche per la valutazione della conformità normativa;
– assicurare una base tecnologica imparziale per la realizzazione degli ordini, delle ispezioni e per l’accettazione delle linee produttive complesse.

“Il raggiungimento di questi obiettivi garantirà la qualità dei mangimi, l’igiene, la sicurezza della produzione e la protezione dell’ambiente – dichiara Lujia Han, Presidente di Iso/tc 293 -. Permetterà, inoltre, di realizzare locali sicuri e igienici per gli operatori, di migliorare l’efficienza dell’ingegneria alimentare, di risparmiare sui costi, di proteggere gli interessi di produttori e consumatori, di promuovere la tecnologia industriale nel rispetto delle regole fissate dalle autorità incaricate di regolamentare la materia. Di conseguenza, i diversi portatori d’interesse ne trarranno grande beneficio”.

Foto: Pixabay

n.c.