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L’industria agroalimentare europea chiede maggiore innovazione

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Per garantire la competitività del settore agroalimentare europeo occorre maggiore innovazione. Bisogna, innanzitutto, rimuovere gli ostacoli normativi che impediscono l’ingresso di nuovi prodotti nel mercato comunitario. In secondo luogo, è necessario rendersi conto che l’innovazione tecnologica è fondamentale per poter assicurare la sicurezza alimentare. Ad affermarlo sono stati i principali esponenti dell’industria agricola e alimentare europea, nel corso del convegno: “Smart regulation & innovation for EU agriculture”, organizzato dall’Agri-Food Chain Coalition (Afcc) – che rappresenta le 11 principali associazioni di settore della catena agroalimentare dell’Unione Europea – e dal Bio-based Industries Joint Undertaking (Bbi Ju) – un consorzio pubblico e privato che promuove lo sviluppo di un’industria sostenibile.

“I responsabili politici non possono ignorare la necessità del settore agroalimentare europeo di essere all’avanguardia nel campo dell’innovazione tecnologica, per poter fornire soluzioni alle sfide che attendono l’agricoltura e la sicurezza alimentare – ha dichiarato Alexander Döring, Presidente di Afcc e Segretario generale della Fefac (European Compound Feed Manufacturers’ Federation) -. Le iniziative governative dovrebbero incoraggiare gli investimenti. Abbiamo bisogno di immettere nuovi prodotti sul mercato e di incontrare meno ostacoli normativi. Dobbiamo sforzarci di restare competitivi sul mercato globale”.

I rappresentanti del comparto agroalimentare hanno evidenziato che i pesanti carichi amministrativi, le costose procedure di conformità e i sistemi normativi disfunzionali presenti nell’Unione Europea finiscono per disincentivare gli investimenti. Pertanto, ostacolano l’adozione, all’interno degli stati membri, di misure innovative. Secondo Afcc e Bbi Ju, l’approvazione di sistemi normativi più flessibili e di linee politiche basate su evidenze scientifiche potrebbero, invece, favorire la crescita e l’innovazione del settore. Incentivando, quindi, lo sviluppo di un’agricoltura più sostenibile, produttiva e resistente.

 

Foto: © DLeonis – Fotolia

redazione