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Latte e formaggi ovicaprini: stabilità e sfide nel settore

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Le tendenze nel settore lattiero-caseario ovicaprino stanno delineando un quadro interessante, secondo quanto riportato dal rapporto di ISMEA del novembre 2023.

Produzione europea in crescita

Il contesto europeo rivela una crescita significativa della produzione di latte di pecora nel 2022, con un aumento del 4,4% che ha superato le 2,2 milioni di tonnellate. L’Italia mantiene saldamente la terza posizione nella classifica comunitaria. Tuttavia la Spagna ha conquistato il primato nella produzione di formaggi pecorini, storicamente dominato dall’Italia, grazie a una maggiore disponibilità di materia prima.

Italia: crescita del valore e stabilità nella produzione

Nel 2022 l’allevamento ovicaprino in Italia ha generato un valore di circa 814 milioni di euro a prezzi correnti. Il segmento latte ha rappresentato 630 milioni di euro, registrando un aumento del 10% rispetto all’anno precedente, attribuibile principalmente alla spinta dei prezzi alla stalla. Nonostante ciò la produzione di latte ovicaprino è rimasta sostanzialmente stabile, con 450 mila tonnellate di latte di pecora e 42 mila tonnellate di latte di capra.

Dopo i picchi dell’anno precedente, i prezzi del Pecorino Romano DOP hanno raggiunto nuovi record nella prima metà del 2023, superando i 14 euro/kg nel mese di giugno (+27% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). Tuttavia con l’apertura della nuova campagna casearia i listini hanno mostrato i primi segnali di inversione di tendenza, soprattutto a causa di una maggiore produzione (+12,4% nell’annata 2022/2023).

Dopo il record del 2022 le esportazioni di pecorino hanno registrato un ulteriore aumento in valore nei primi otto mesi del 2023 (+20,3%) nonostante una diminuzione dei volumi (-3,3%) principalmente a causa della contrazione della domanda statunitense (-4,7% nel periodo gennaio-agosto 2023). In ripresa, invece, i mercati tedesco e britannico.

Nei primi nove mesi del 2023 le vendite di formaggi pecorini in Italia hanno subito una contrazione (-8% in volume) a fronte di un sensibile incremento dei prezzi (+23%). Per il Pecorino Romano DOP il calo delle vendite è stato leggermente più incisivo (-9% in volume), correlato anche a un aumento dei prezzi più consistente rispetto al totale dei formaggi pecorini (+29%).

Prospettive per il settore

Nonostante la fase di “momento d’oro” sia stata definita dagli operatori del settore, il mercato sembra ora orientato verso una situazione di stabilità. Il rafforzamento dei prezzi dei prodotti più rappresentativi ha consentito una soddisfacente ripartizione del valore lungo tutta la filiera, innescando un processo di innovazione sotto diversi punti di vista. L’entrata in vigore del nuovo regolamento sulle Indicazioni Geografiche sembra promettere un impatto positivo per il settore.