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L’UE propone nuovi aiuti per i coltivatori colpiti dal cambiamento climatico

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La Commissione Europea ha proposto, lo scorso 23 settembre, di destinare 119,7 milioni di euro dalla riserva agricola per sostenere direttamente gli agricoltori di Bulgaria, Germania, Estonia, Italia e Romania, duramente colpiti da eventi climatici eccezionalmente avversi verificatisi tra la primavera e l’inizio dell’estate.

L’iniziativa, resa nota in un comunicato stampa della stessa Commissione, è parte integrante della Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027 e mira a compensare le perdite subite dagli agricoltori in seguito alle condizioni climatiche estreme che hanno compromesso parte delle loro produzioni e, di conseguenza, dei loro redditi.

Quest’anno, oltre all’Italia, anche Bulgaria e Romania hanno dovuto affrontare ondate di caldo estremo e siccità all’inizio dell’estate, mentre la Germania ha visto le sue colture minacciate dal gelo primaverile e l’Estonia da condizioni meteorologiche estremamente variabili. In questo contesto, la riserva agricola della PAC, che prevede un minimo di 450 milioni di euro all’anno, è stata pensata proprio per far fronte a interruzioni di mercato o eventi eccezionali che impattano sulla produzione agricola: una parte di questa era già stata destinata ad Austria, Repubblica Ceca, Polonia e Portogallo, anch’essi colpiti da gravi eventi climatici.

La distribuzione dei fondi

La proposta prevede l’assegnazione di 37,4 milioni di euro all’Italia, paese tra i più colpiti dall’ondata di calore e siccità senza precedenti che ha interessato soprattutto il sud della penisola e le isole. Anche la Germania riceverà un sostegno consistente, con 46,5 milioni di euro, per far fronte ai danni subiti da frutteti e vigneti a causa del gelo primaverile. La Bulgaria, colpita da una grave siccità che ha danneggiato le colture di mais e girasole, vedrà un’assegnazione di 10,9 milioni di euro. Estonia e Romania riceveranno rispettivamente 3,3 e 21,6 milioni di euro, a seguito di condizioni meteorologiche estremamente variabili che hanno compromesso, tra le altre, la produzione di patate e oleaginose.

Un gesto di solidarietà europea

Gli importi stanziati oggi, si legge nel comunicato della Commissione, vanno intesi come “un segno della solidarietà dell’UE nei confronti dei coltivatori colpiti, un sostegno che può essere ulteriormente integrato fino al 200% con fondi nazionali”.

Le autorità nazionali dei paesi coinvolti avranno l’obbligo di distribuire gli aiuti entro il 30 aprile 2025, garantendo che i destinatari finali siano effettivamente i produttori danneggiati. Entro il 31 dicembre 2024, gli Stati membri dovranno anche comunicare alla Commissione le modalità dettagliate per l’implementazione delle misure, inclusi i criteri per la concessione degli aiuti individuali e il calendario dei pagamenti mensili. Oltre alla distribuzione delle risorse, gli Stati membri dovranno fornire informazioni sulle azioni intraprese per evitare distorsioni della concorrenza e sovracompensazioni. La proposta sarà discussa il 7 ottobre durante la riunione del Comitato per l’Organizzazione Comune dei Mercati Agricoli, dove i rappresentanti dei vari paesi decideranno se approvarla.

La Commissione ha già fatto sapere che valuterà la possibilità di estendere il sostegno a quei paesi che hanno subito danni da eventi estremi anche nella seconda metà dell’estate, come segnale di continuità nell’impegno europeo verso un’agricoltura resiliente.