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Michele Carra, “Priorità rilanciare e difendere il comparto Dop”

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Michele Carra è uno dei cinque neoeletti vicepresidenti di Assalzoo. Gli sono state affidate la delega alla Filiera suinicola e la delega alla Filiera latte/Filiera ruminanti in collaborazione con Roberto Pavesi

Laureato in economia aziendale all’Università degli studi di Parma, Michele Carra è stato eletto vicepresidente di  Assalzoo con due deleghe, una alla Filiera suinicola e una in collaborazione con Roberto Pavesi alla Filiera latte/ Filiera ruminanti. Dal 1994 è amministratore delegato dell’azienda di famiglia, Carra mangimi S.p.A., azienda che vanta quasi novanta anni di attività: venne infatti fondata a Parma nel 1933 da Artemio Carra, nonno di Michele, che  intuì la crescente richiesta di prodotti specifici per l’alimentazione zootecnica da parte degli allevatori del posto. 

Come accoglie il ruolo che le è stato assegnato?

Ringrazio il Presidente Ferrari ed il Consiglio Generale per la fiducia accordatami affidandomi la vicepresidenza con la delega alla Filiera suinicola e alla Filiera latte/Filiera ruminanti in collaborazione con Roberto Pavesi. Quello che stiamo vivendo nel settore zootecnico è un momento di grande cambiamento e difficoltà che necessita del massimo impegno da parte di tutti gli attori per trovare insieme le soluzioni necessarie.

Quali sono le priorità su cui intende lavorare?

Per quanto concerne la filiera suinicola sarà molto importante il confronto con i consorzi del Prosciutto di Parma e San Daniele per rilanciare e difendere il comparto Dop. Un’altra priorità è la questione della peste suina africana, che il precedente Governo ha lasciato sul tavolo senza trovare reali soluzioni. C’è poi la problematica relativa all’utilizzo del mais nei prodotti Dop in un anno in cui molte partite di mais risultano inquinate da tossine a causa della siccità. Per quanto  riguarda la delega alla filiera del latte/filiera ruminanti dialogheremo con la parti interessate in particolare con i Consorzi di produzione dei formaggi tipici per capire le loro strategie e priorità, compresa la questione dell’Albo dei mangimisti.