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Resistenza antimicrobica, IFIF ricorda l’importanza della nutrizione animale

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La nutrizione animale contribuisce a contenere e ridurre al minimo la resistenza antimicrobica (AMR). E’ quanto ribadito durante la prima sessione del sottocomitato COAG sulla zootecnia, tenutasi virtualmente dal 16 al 18 marzo 2022. A renderlo noto è la Federazione internazionale dell’industria di mangimi (IFIF).

L’IFIF è un membro osservatore del Comitato per l’agricoltura (COAG), che ha istituito il Sottocomitato per la zootecnia (SCL) con il mandato di discutere e creare consenso su questioni e priorità relative al bestiame. Il sottocomitato si propone anche di consigliare il COAG e, attraverso di esso la FAO, sui programmi e le attività tecniche e politiche necessarie per ottimizzare il contributo degli allevamenti anche nell’alleviare la povertà, la sicurezza alimentare e la nutrizione, i mezzi di sussistenza sostenibili e la realizzazione dell’Agenda 2030.

La prima sessione del sottocomitato per il bestiame (SCL)

Un punto di discussione all’SCL è stato un documento della FAO su “Pratiche di alimentazione alternative per promuovere un uso responsabile degli antimicrobici”. Il dossier evidenzia che pratiche nutrizionali e di alimentazione avanzate possono aiutare a ridurre la dipendenza dagli AGP.

L’IFIF si impegna a sostenere la lotta alla resistenza antimicrobica dal 2016. Nelle sue osservazioni, Alexandra de Athayde, direttore esecutivo dell’IFIF ha spiegato come “un’alimentazione animale adeguata è una parte importante della soluzione per aiutare a contenere e ridurre al minimo la resistenza antimicrobica e il settore dei mangimi svolge un ruolo fondamentale nel sostenere la salute ottimale degli animali con elevate capacità di resilienza ai fattori di stress attraverso mangimi di alta qualità e accesso all’innovazione nutrizionale”.

Athayde ha anche sottolineato la forte e continua collaborazione con la FAO per affrontare alcune di queste questioni, ad esempio attraverso un migliore dialogo con le autorità competenti, la sensibilizzazione e la condivisione delle conoscenze, nonché l’impegno dell’IFIF nel promuovere la sicurezza dei mangimi in tutto il mondo.

Infine, l’IFIF ha accolto con favore il fatto che il rapporto della FAO prenda atto che la legislazione sui mangimi in molti Paesi non riconosce adeguatamente l’impatto della nutrizione sulla salute gastrointestinale e sulla salute e il benessere generale degli animali. La Federazione evidenzia la necessità di un riconoscimento normativo del ruolo di un’alimentazione adeguata per il mantenimento della buona salute e del benessere degli animali e per aumentarne la resilienza, in particolare con la loro valutazione (di efficacia), le indicazioni e le condizioni d’uso. Le sessioni del SCL si terranno ogni due anni prima delle sessioni del COAG con tempi che consentano al Comitato di prendere in considerazione la relazione del Sottocomitato.

Foto: Pixabay