Home Economia Rincari energia, gli aumenti ora coinvolgono fertilizzanti e cereali

Rincari energia, gli aumenti ora coinvolgono fertilizzanti e cereali

994
0
trasporto

I prezzi dell’energia, e in particolare quelli del gas naturale in Europa, stanno toccando nuovi massimi, e hanno un forte impatto sui prezzi dei fertilizzanti che sono quasi raddoppiati in un anno. A rivelarlo è la DG AGRI nella sua relazione sulle prospettive a breve termine d’autunno 2021, dove è stata evidenziata l’attuale impennata dei prezzi delle materie prime.

I prezzi dei cereali in crescita

La produzione cerealicola totale 2021/22 dell’UE è prevista a 292,2 milioni di tonnellate, con un aumento del 5,1% su base annua (+4,9%/5 anni in media), dovuto in particolare alla ripresa della produzione di grano stimata in 132 milioni di t (+7,9%/5 anni di media). Sebbene ci siano alcune preoccupazioni per quanto riguarda la qualità, questo buon raccolto potrebbe fornire una fornitura sufficiente di grano per l’alimentazione. Tuttavia, si prevede che i prezzi elevati dei cereali e le condizioni favorevoli per i pascoli nell’UE manterranno stabile l’uso di cereali per l’alimentazione a 162,2 milioni di t.

La produzione di semi oleosi dell’UE è stimata a 30,4 milioni di t nel 2021/22. Questo aumento annuo del 10%, dopo il calo nel 2020/21, dovrebbe facilitare il mercato dell’UE fornendo maggiori disponibilità, anche se l’offerta di colza rimarrebbe ridotta a causa delle scarse scorte iniziali.

I prezzi del carne, una situazione “mista”

La situazione dei mercati dei prodotti animali è mista: mentre i prezzi di carne bovina, pollame e latticini sono relativamente buoni, i margini rischiano di essere schiacciati dall’aumento dei costi dei mangimi (cereali, semi oleosi e panelli) e dei prezzi degli input. Quest’anno i grandi allevamenti lattiero-caseari e bovini dovrebbero beneficiare dell’ampia disponibilità di erba. Il settore delle carni suine si trova in una situazione più difficile, di fronte al calo dei prezzi (dovuto all’aumento della produzione, alla domanda interna limitata e alle ridotte opportunità di esportazione in Cina) e ai costi più elevati.

Le prospettive di ripresa

La campagna di vaccinazione contro il COVID-19 nell’UE ha raggiunto un plateau, con il 73,4% degli adulti completamente vaccinati. Le misure di contenimento si stanno allentando e i risparmi consentono un rimbalzo della domanda. Come illustrato dalla prima metà del 2021, le prospettive di ripresa sono buone con il PIL reale della zona euro che dovrebbe raggiungere nel 2023 un livello del 4,8% al di sopra del livello del 2019. Tuttavia, le pressioni inflazionistiche si fanno più forti: energia, materie prime, fertilizzanti e, soprattutto, il trasporto merci hanno registrato forti aumenti dei prezzi durante la prima metà del 2021.

Con questa edizione dell’autunno 2021, lo Short Term Outlook (STO) segna il decimo anniversario della sua uscita pubblica. In quell’occasione, l’attuale pubblicazione contiene testimonianze/feedback di diverse parti interessate alla STO, tra cui Alexander Döring, segretario generale di FEFAC: “I rapporti di prospettiva a breve termine sono una fonte unica di informazioni per la FEFAC in quanto aiutano a completare ‘in casa’ analisi di mercato che vengono regolarmente condivise con i suoi membri. Apprezziamo molto il duro lavoro e le risorse investite nei rapporti STO redatti dalla DG AGRI che combinano il meglio della ricerca non solo esaminando i dati analitici, ma anche tenendo regolarmente riunioni di esperti con le parti interessate per cercare e analizzare le informazioni di mercato ‘dal campo’”.

Foto: Pixabay