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Studio: prodotta varietà di mais ricca di metionina

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Gli scienziati della Rutgers University di Piscataway (Usa) hanno individuato il modo di migliorare produzione  di un alimento decisivo per mangimi e prodotti alimentari, come il mais. Sono riusciti ad aumentare la presenza nel grano di una sostanza nutritiva essenziale, chiamata metionina, sfruttando il gene di un batterio. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences dal gruppo di ricerca coordinato da Thomas Leustek, che afferma: “Abbiamo migliorato il valore nutrizionale del mais, la materia prima più coltivata sulla Terra. La maggior parte del mais è utilizzato per l’alimentazione animale, ma è privo di metionina, un aminoacido essenziale. Noi abbiamo trovato un modo efficace per aggiungerla”.

La metionina è un aminoacido fondamentale per la crescita di esseri umani e animali. I ricercatori spiegano che ogni anno vengono spesi diversi miliardi di dollari per aggiungere la metionina sintetica ai semi del mais. “Si tratta di un processo costoso che consuma molta energia – precisa Joachim Messing, che ha guidato la sperimentazione insieme al dottor Leustek -. La metionina dev’essere aggiunta perché senza di essa gli animali non possono crescere. In molti paesi in via di sviluppo in cui il mais è un elemento fondamentale della dieta, la metionina risulta importante anche per le persone, specialmente per i bambini: è una sostanza nutritiva vitale, come le vitamine”.

Per aggiungere la metionina al mais, gli scienziati hanno inserito un gene del batterio E. coli nel genoma della pianta. La particella di Dna ha stimolato la produzione di metionina nelle foglie, anziché nell’intera pianta, per evitare l’accumulo di sottoprodotti tossici. Grazie a questo processo, la metionina presente nei semi di mais è aumentata del 57%. Successivamente, gli studiosi hanno nutrito con la nuova varietà di mais diversi polli, scoprendo che l’alimento è risultato nutriente per gli animali. Secondo gli studiosi, la scoperta potrebbe arrecare ingenti benefici economici alle persone che vivono nei paesi in via di sviluppo, come in Sud America e in Africa, che dipendono dalla coltivazione del mais. Inoltre, potrebbe migliorare significativamente la sostenibilità della produzione dei mangimi.

 

Foto: Pixabay

redazione