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Unione europea, export agroalimentare in forte aumento

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L’agroalimentare europeo rafforza la sua presenza sui mercati esteri. Anche a ottobre l’export è risultato in aumento, +12% rispetto allo stesso mese del 2018 toccando quota 14,7 miliardi di euro. Anche le importazioni hanno fatto registrare un andamento simile, con una crescita del 3,6% su base tendenziale, raggiungendo i 10,7 miliardi. Pertanto la bilancia commerciale ha fatto segnare un surplus di 4 miliardi di euro. Sono i valori mensili più alti mai conseguiti, fa sapere l’Unione europea che ha diffuso i dati sul commercio con l’estero di ottobre 2019.

Export

Tra i mercati di destinazione la Cina è quello che ha fatto registrare il maggiore aumento tra ottobre 2018 e ottobre 2019: +59%. Bene anche la Turchia a +49%. A guidare l’incremento dell’export la carne suina, il grano, il latte in polvere, mentre l’olio d’oliva e la canna da zucchero sono tra i prodotti in maggior calo in termini di valore.  

I dati sono molto positivi anche sul lungo periodo. Da novembre 2018 a ottobre 2019, l’export agroalimentare ha raggiunto 148,6 miliardi di euro, un nuovo record, con un aumento dell’8% rispetto ai dodici mesi precedenti. Usa (con 824,3 miliardi di euro di valore di export) e Cina (14 m), ma anche Svizzera (8,5 m), Giappone (7,6 m) e Russia (7,1 m) sono le principali destinazioni per i beni provenienti dall’Ue. I maggiori aumenti del valore di merce esportata hanno riguardato le spedizioni verso Cina (+25%) e Usa (+10%). 

Ottima la prestazione della carne di maiale interessata dalla maggiore crescita a fronte della crescente richiesta della Cina (+28% rispetto al 2017-18). Bene anche liquori, grano, vino, pasta e prodotti da forno. In calo invece l’export di olio d’oliva.

Import

Sono invece Ucraina, Canada e Argentina i Paesi dai quali è cresciuto di più il valore dell’import a ottobre 2019. I maggiori incrementi, tra le merci, sono stati segnati dai semi oleosi diversi dalla soia e dalla frutta tropicale.  

Nei dodici mesi (nov 2018-ott 2019) le importazioni hanno raggiunto il livello di 119,7 miliardi di euro, in aumento sui dodici mesi precedenti. Stati Uniti, Brasile, Ucraina e Cina sono i Paesi che più hanno esportato verso l’Ue ma è l’Ucraina il Paese responsabile di oltre la metà della crescita dell’import agroalimentare. Tra i beni sono aumentati gli ingressi di cereali secondari (+36%), di semi oleosi diversi dalla soia (+19%) mentre l’olio di palma è sceso (-9%) così come la carne ovina (-21%).  

Con un export che cresce di più dell’import, continua ad allargarsi la forbice della bilancia commerciale: tra novembre 2018 e ottobre 2019 è stata di 7 miliardi più alta dei dodici mesi precedenti raggiungendo un nuovo record di 28,9 miliardi.

 

Foto: Pixabay

redazione