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AgrOsserva, continua trend positivo per l’agroalimentare italiano

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Continua il trend positivo per la produzione agricola italiana, che potrebbe chiudere il 2015 con un aumento del 3-3,5% del valore reale (a prezzi costanti) e del 2-2,5% per la stessa variabile calcolata a prezzi correnti. È quanto emerge da AgrOsserva, l’Osservatorio sull’agroalimentare italiano relativo al secondo trimestre del 2015, elaborato da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) e da Unioncamere. Si prevede anche il miglioramento delle dinamiche occupazionali del settore, che chiude il secondo trimestre con un incremento del 2% degli occupati.

Secondo AgrOsserva, l’attesa frenata congiunturale del valore aggiunto agricolo (-1,1% sul primo trimestre 2015) non ha smorzato la dinamica produttiva annuale positiva e in accelerazione (+1,7% il valore aggiunto sul secondo trimestre 2014 vs il più 0,6% tendenziale rilevato nel primo quarto d’anno). Inoltre, è prevista la crescita dell’industria alimentare, con un aumento dello 0,3% della produzione (a prezzi costanti e al netto degli effetti di calendario) e dell’1,5% del fatturato calcolato ai prezzi ex fabbrica.

L’andamento positivo dell’agroalimentare italiano dipende principalmente dalle prospettive di crescita delle esportazioni, che nel primo semestre 2015 hanno registrato un incremento dell’8,1% rispetto allo stesso periodo del 2014. Per fine anno il valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari dovrebbe aggirarsi attorno ai 37 miliardi di euro, rispetto ai 34,3 miliardi registrati l’anno precedente.

Resta, invece, più fragile la componente dei consumi, anche se registra un lieve rafforzamento. A fine anno è prevista una crescita complessiva dello 0,3%. Si tratta di un incremento modesto, ma indica un cambio di direzione dei consumi, se confrontato con la dinamica negativa del 2014 (-1%).

Per quanto riguarda le dinamiche del credito in agricoltura, AgrOsserva comunica che lo stock dei prestiti bancari alle imprese del settore primario (tra impieghi vivi, sofferenze e pronti contro termine attivi) ha fatto registrare, a luglio 2015, un incremento dell’1,3% su base annua, portandosi a 44,6 miliardi di euro.

Cresce, infine, l’interessamento dell’agricoltura italiana nei confronti di modelli di sviluppo più sostenibili. Un’analisi di Unioncamere sul tema della Green economy mostra, infatti, come quasi la metà delle imprese agricole con dipendenti, negli ultimi tre anni (2012-2014), si sia impegnato nello sviluppo e nell’implementazione di metodi e tecnologie finalizzati alla riduzione dei consumi di energia ed acqua. Inoltre, anche per il prossimo triennio 10 aziende su 100 dichiarano di voler realizzare investimenti in tecnologie ambientali.

redazione